Il cigno Ugo a Monte Claro non nuota più: i bambini lanciano l’allarme

Un cigno in pericolo di vita: l’accorato appello del consigliere comunale Fabrizio Marcello al sindaco di Cagliari. Vediamo insieme cosa sta accadendo e quali sono le richieste per salvare il povero animale
Fabrizio Marcello, consigliere comunale del gruppo PD, ha ricevuto diverse segnalazioni da frequentatori del parco, in particolare dai bambini, riguardo alle precarie condizioni di salute del cigno Ugo.
Infatti, l’animale non riesce più a camminare e nuotare a causa di una gamba gonfia. Marcello fa un accorato appello al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, affinché fornisca le necessarie autorizzazioni per far sì che il cigno sia preso in carico dal servizio veterinario per ricevere le cure immediate che necessita.
“Forza Ugo”, ha scritto Marcello sui social.

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“Vietato palpare le pesche”: marketing fai da te del fruttivendolo di Cagliari (che ha funzionato…)

Una piccola lezione di marketing del fruttivendolo cagliaritano che forse ha aiutato a vendere più frutta. Ma avranno davvero rispettato la regola?
“Vietato palpare le pesche”. È questo il curioso, ironico ma fermissimo avviso comparso tra le cassette di frutta di un fruttivendolo cagliaritano, e che ha attirato non solo l’attenzione dei clienti, ma anche quella dei passanti e dei social.
Il cartello, posizionato in bella vista sopra una cassetta di pesche succose, sembra aver avuto un effetto… sorprendente. Le pesche, infatti, sono quasi finite: ne restano appena una manciata. Ma la domanda ora sorge spontanea: le avranno scelte davvero senza toccarle? O qualcuno, più discreto, ha ceduto alla tentazione di una rapida “verifica manuale” prima dell’acquisto?
L’avviso è un piccolo capolavoro di comunicazione: diretto, spiritoso e in fondo anche igienicamente saggio. Non è raro, infatti, che i commercianti chiedano ai clienti di evitare di maneggiare la frutta, specialmente quella delicata come le pesche, che si ammaccano facilmente.
Non sappiamo se si sia trattato di un colpo di genio o di semplice esasperazione da frutta rovinata, ma una cosa è certa: il cartello ha colpito nel segno, e la bancarella si è quasi svuotata. A dimostrazione che a volte, anche una semplice frase può fare marketing… e sorrisi.

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