“Il borgo dei borghi”, è ufficiale: Sant’Antioco è il secondo borgo più bello d’Italia
Una bellissima soddisfazione per la Sardegna e per Sant'Antioco, che è arrivato secondo per bellezza, architettura, e qualità della vita.
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Si è conclusa con la puntata di ieri sera l’edizione 2023 de Il Borgo dei Borghi, il programma condotto da Camila Raznovich su Rai 3. Ieri, durante la finalissima trionfare nel programma è stato Ronciglione, comune che si trova in provincia di Viterbo.
A seguire Sant’Antioco (CI), Salemi (TP), Castro (LE) e Campo Ligure (GE)
Anche quest’anno ad aspirare al titolo sono venti località, una per ciascuna regione italiana. Venti luoghi selezionati per la loro bellezza, l’architettura, per la qualità della vita.
Sulla pagina FB del comune di Sant’Antioco si festeggia: “Un risultato straordinario! Siamo felicissimi di essere arrivati secondi in occasione della decima edizione di Borgo dei Borghi 2023, soprattutto perché abbiamo concorso con 19 borghi incantevoli. Siamo felicissimi e onorati di avere ricevuto il voto del divulgatore scientifico Mario Tozzi: grazie! Grazie a tutti! E viva, sempre, Sant’Antioco!”
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Doppio corteo a Cagliari, nessuno scontro tra Blocco studentesco e antifascisti, ma tensione con gli agenti: idranti sulla folla

Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
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Oggi a Cagliari si sono svolte due manifestazioni in contemporanea. Da un lato, un corteo di estrema destra organizzato da Blocco Studentesco, composto da circa cinquanta partecipanti; dall’altro, una manifestazione partita da piazza Garibaldi alle 16:00, con circa 1.500 cittadini e cittadine scesi in strada per esprimere la propria indignazione contro quella che hanno definito “una sfilata fascista”, ritenuta in contrasto con lo spirito antifascista della Costituzione italiana.
Non si sono verificati scontri né contatti diretti tra i due gruppi. Le tensioni si sono invece registrate tra la polizia e il corteo antifascista: gli agenti hanno infatti utilizzato lacrimogeni e idranti già alla partenza da piazza Garibaldi, provocando la dispersione di parte dei manifestanti e scoraggiando molte famiglie con bambini dal proseguire la marcia.
Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
Nel tentativo di risalire da via Sonnino per tornare in piazza Garibaldi, il corteo si è trovato ancora una volta di fronte alla polizia, che ha fatto un uso massiccio di lacrimogeni e idranti. La folla, visibilmente stordita, si è dispersa; molte persone hanno lamentato difficoltà respiratorie a causa dei gas.
La manifestazione si è distinta per la sua eterogeneità generazionale, con la presenza di studenti, lavoratori e pensionati. Gli unici momenti di forte tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti in prima linea hanno lanciato bottiglie verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e fumogeni.
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