Lo sapevate? La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Le zone di interesse furono soprattutto l'Iglesiente e il Sarrabus.
Piombo e argento: due dei minerali più preziosi ai tempi dei Romani.
Queste due preziose materie prime erano infatti fondamentali per lo sviluppo della civiltà di allora e per le tante conquiste portate avanti dalla Repubblica prima e dall’Impero poi.
Il piombo serviva alle tubature idriche, alle infrastrutture civili e militari e alle stoviglie. L’argento, invece, era il minerale basico con cui si coniavano le monete, i sesterzi. Tra i principali giacimenti da cui i Romani estraevano il piombo e l’argento necessario c’era, subito dopo la Spagna e la Bretagna, proprio la Sardegna.
Terra ricchissima di materie prime, l’Isola pullulava di questi due preziosi minerali. Si stima che in epoca romana siano state estratte in Sardegna circa seicentomila tonnellate di piombo e mille tonnellate d’argento. Le zone di interesse furono soprattutto l’Iglesiente e il Sarrabus.

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