Tra i tanti bronzetti rinvenuti, risalenti all’epoca nuragica, un esemplare unico è rappresentato dalla statuina denominata “Suonatore itifallico di launeddas”.

Come riporta la descrizione data dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari: “L’antico manufatto è ritrovato a Ittiri, in una località sconosciuta, e la scoperta è stata pubblicata da Taramelli nel 1907. Rappresenta un personaggio maschile, un Aulete o un suonatore di flauto, raffigurato nudo ed in posizione assisa, alto appena cm 8.

Sulla testa porta una berretta e sul volto, caratterizzato da occhiaie enormi, spicca la bocca larga, tesa nel soffiare in un flauto a tre canne, simile alle launeddas, strumento ancora usato nella Sardegna centro-meridionale per accompagnare le danze folkloristiche.

La statuina risalente alla prima Età del Ferro presenta come elemento centrale e concettualmente significativo della composizione figurativa alcuni particolari anatomici come le mammelle e, con cura dei dettagli, il membro virile”.

Nella giornata di oggi la Guardia Costiera di Cagliari, nell’ambito delle attività mirate a contrastare illeciti in materia di pesca, ha sequestrato circa duemila ricci esposti alla vendita da un commerciante ambulante sul litorale di Quartu Sant’Elena.

Gli echinodermi erano privi della documentazione in materia di tracciabilità, resa obbligatori dalla normativa europea e nazionale a tutela della salute pubblica e finalizzata altresì alla prevenzione della commercializzazione di prodotti
provenienti dalla pesca sportiva.

La violazione ha comportato una sanzione da 1500 euro a carico del commerciante ed il sequestro del prodotto che, essendo ancora vitale, è stato rigettato in mare per fini di ripopolamento della specie.

L’operazione rientra nell’ambito delle attività poste in essere continuativamente dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Cagliari a tutela della salute dei consumatori, dell’ambiente marino e delle specie ittiche.