Cagliari, immagini sconvolgenti da Is Mirrionis: siringhe ovunque e spazzatura
La situazione è a dir poco drammatica con centinaia di siringhe sparse nell'area, alcune addirittura infilzate nei fichi d'india, varie piccole discariche, prodotti tossici bruciati ed escrementi. Tutto questo davanti ad una scuola materna
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Due anni fa, a riguardo dell’ intervento di demolizione degli immobili nei siti nelle vie Cinquini e Sirai del quartiere Is Mirrionis di Cagliari, il sindaco Truzzu annunciava: “La questione è anche sociale e noi vogliamo dare risposte di sicurezza al quartiere e ai suoi abitanti, tenendo conto che adiacente al parco c’è una scuola materna. Le idee sono tante, insieme ad AREA troveremo le soluzioni migliori”.
Su segnalazione e con l’ aiuto di alcuni residenti, Valerio Piga ( Difensori della Natura) è andato a controllare cosa effettivamente l’amministrazione avesse fatto in quelle vie di Is Mirrionis, e ha denunciato questo:
“La situazione è a dir poco drammatica con centinaia di siringhe sparse nell’area, alcune addirittura infilzate nei fichi d’india, varie piccole discariche, prodotti tossici bruciati ed escrementi. Tutto questo davanti ad una scuola materna ed ai palazzi confinanti. La situazione non è migliorata, anzi dopo due anni è nettamente peggiorata e nulla è stato fatto e non esagero se parlo di vera emergenza sanitaria”.
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Castello sommerso dai rifiuti: “Non possiamo usare i mastelli. Qui servono soluzioni, non dare colpe ai cittadini”

Rifiuti sparsi ogni mattina in Castello: “Non è inciviltà, è un problema strutturale. Il Comune intervenga”
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La segnalazione arriva oggi da via dei Genovesi, ma i residenti sono chiari: “È così tutti i giorni, in quasi tutte le vie del quartiere”. In Castello, uno dei luoghi simbolo di Cagliari, la scena che si ripete ogni mattina è sempre la stessa: buste della spazzatura aperte, rifiuti sparsi lungo i vicoli, carta e plastica trascinati dal vento o rovistati da animali.
“Il nostro dovrebbe essere uno dei quartieri meglio tenuti della città – racconta un residente – per il suo valore storico e perché rappresenta il biglietto da visita per turisti e visitatori”. Ma la questione, sottolinea, va oltre la semplice inciviltà: “Qui non possiamo usare i mastelli per la differenziata. Le vie sono troppo strette, sarebbe impossibile. Per questo ogni abitante lascia i sacchi direttamente davanti al portone. Basta una notte, un colpo di vento o il passaggio di topi, gabbiani, cornacchie o gatti, e i sacchi vengono aperti, spargendo rifiuti ovunque”.
Il risultato è un degrado quotidiano che lascia amarezza e frustrazione. “Come vogliamo risolverla, cari sindaco e giunta? – chiede il residente – Perché qui la colpa non è dei cittadini ‘zozzoni’, ma di chi non ha ancora affrontato e risolto un problema strutturale che dura da anni”.
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