Il dolore nel cuore e la forza di ricominciare: “Pisca” riapre nel ricordo di Simone Murgioni

Tre mesi fa la lacrime d'addio per l'imprenditore Simone Murgioni. Oggi, nel cuore di papà Beniamino e mamma Maria Gabriella, insieme al dolore c'è il coraggio di riprendere il sogno e il progetto del figlio. E "Pisca Seafood" ha allora riaperto le porte agli amanti della cucina di mare, con il prezioso lavoro di Claudia, Gianluca e Federico.
Tre mesi fa il terribile choc e le lacrime di addio. Oggi il dolore è sempre lì, nel cuore dei genitori, così come in quello degli amici, ma davanti c’è la ripresa di un progetto: quello che Simone Murgioni avrebbe voluto portare avanti. Il ristorante “Pisca Seafood”, nella cagliaritana via Sassari, ha riaperto le porte agli appassionati di cucina di mare. La continuazione di un sogno voluta da papà Beniamino e mamma Maria Gabriella, che insieme al prezioso staff si sono rimboccati le maniche e ora percorrono il solco tracciato dal loro figlio.
Lo scorso 8 settembre Cagliari e la Sardegna sono rimaste sotto choc. Stroncato da un improvviso malore, moriva l’imprenditore Simone Murgioni, pilastro della storica discoteca “Lo Sciabecco” di Villasimius, con ben 26 stagioni alle spalle, e gestore di alcuni ristoranti di successo, come “Pisca”. A 49 anni lasciava così gli amati genitori, gli amici, la compagna e una figlia 14enne.
Beniamino e Maria Gabriella, con infinita dolcezza e commozione, raccontano del loro Simone. Le sue passioni da ragazzo, la continua spola, già dagli anni delle scuole superiori, da casa alle diverse discoteche, anche in sella alla sua Vespa. Prima come pr, poi come gestore: gentile, cortese e grande professionista. “Sentiva il richiamo delle sue radici a Villasimius. Aveva intrapreso anche la strada dell’Università, arrivando a sette esami dalla laurea in Economia e Commercio”, raccontano Beniamino e Maria Gabriella, “e c’era la possibilità di un praticantato da commercialista. Ma Simone non continuò. La sua vita era nei locali e con la gente”.
Professionalità, innanzitutto. Già, perché Simone, oltre al divertimento, guardava alla sicurezza di ragazzi e ragazze che popolavano i suoi locali. “Ci fu la volta in cui due ragazze avevano deciso di aspettare in strada, ben prima dell’alba, la corriera per rientrare a Cagliari. Diverse ore prima dell’inizio delle corse. Simone, preoccupato, le fece tornare dentro, raccomandando che uscissero a un orario migliore”.
Nel 2019 a Cagliari ecco il progetto “Pisca Seafood”. Panini gustosi e cucina di mare, un sogno coltivato e portato a realizzazione insieme al suo prezioso team: Claudia, Gianluca, a cui si è aggiunto anche il giovanissimo Federico. Un’avventura frenata, sì, dalla pandemia di Covid, ma che ha saputo reinventarsi e riprendersi egregiamente. Prima dello stop causato dalla prematura scomparsa di Simone.
L’8 dicembre, esattamente tre mesi dopo la scomparsa di Simone, “Pisca” ha riaperto le porte. Nessuna inaugurazione, ma solo una cena di incontro fra amici e dj che hanno ricordato il loro amico. Dietro, però, ci sono il cuore e il coraggio di Beniamino e Maria Gabriella, funzionari pubblici in pensione, che hanno voluto rinnovare il sogno del figlio. “Noi non sapevamo molto di questo lavoro e di sicuro la trafila burocratica è stata molto lunga. Tanto che abbiamo avuto l’ok finale alla riapertura all’ultimo momento. Simone ha lasciato dei sogni e dei progetti, e noi abbiamo voluto continuare questo. Lo facciamo anche per Gianluca, Claudia e Federico. Loro sono una famiglia e sono sicuro che nostro figlio avrebbe voluto dar loro modo di portare avanti tutto questo”.
“Pisca” ha dunque riaperto le porte. I ghiotti panini, come quello all’astice, e i piatti di mare pronti a soddisfare i palati cagliaritani. Il ricordo nel cuore degli amici. E chissà se “Simo” non vegli tutti da lassù.

© RIPRODUZIONE RISERVATA