Nella serata di ieri a Dolianova, i carabinieri della locale Stazione, al termine di una serie di accertamenti di polizia giudiziaria intrapresi a seguito della denuncia presentata nello stesso pomeriggio da una cinquantasettenne del luogo, imprenditrice, titolare di un agriturismo, a proposito dell’uccisione del proprio cane di razza labrador, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per uccisione di animali, un 26enne allevatore del luogo.

La donna aveva raccontato ai militari dell’Arma che in quel pomeriggio, mentre faceva una passeggiata in località Baku e Cardu di Serdiana, aveva visto l’uomo che a circa 600 metri di distanza da lei era disceso velocemente dalla propria autovettura, aveva imbracciato un fucile e sparato un colpo con quell’arma contro il cane della donna, uccidendolo.

Subito dopo, con l’aiuto del padre, aveva caricato la carcassa dell’animale nel bagagliaio dell’autovettura e si era allontanato. Le immediate perquisizioni domiciliari e veicolari condotte dai carabinieri di Dolianova hanno permesso di acquisire elementi che confermano il racconto della donna. Nella stessa circostanza si è potuto verificare come lo sparatore possedesse, in eccesso rispetto a quanto denunciato per la legittima detenzione dell’arma adoperata nella circostanza, 37 cartucce 9×21 e 15 cartucce a pallini calibro 16 per fucile.

Tali calibri non corrispondono a nessuna delle armi detenute dall’uomo. Pertanto si è proceduto al sequestro dei colpi abusivi. A proposito del movente che ha condotto all’uccisione dell’animale, potrebbe darsi il caso che il labrador abbia in qualche modo disturbato le pecore dei due allevatori, ma il tutto deve essere ricostruito con esattezza.

La comunità archeologica sarda piange Andrea Cammisuli, 46 anni, morto nella notte in un incidente sulla Statale 195. Da anni lavorava al sito archeologico di Nora, dove si occupava con passione della cura dei mosaici e dei reperti dell’antica città romana, diventando un punto di riferimento per colleghi e visitatori.

Originario del Lazio, aveva iniziato la sua collaborazione con Nora nel 2009, durante la campagna di restauro dei mosaici romani con l’impresa Officina Restauri di Roma. Negli anni aveva poi lavorato con la Coptur e, più di recente, con la Fondazione Pula Cultura, distinguendosi per dedizione e professionalità.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari lo ha ricordato come “una persona gentile, sempre disponibile e innamorata del proprio lavoro”, aggiungendo: “Mancherà a noi e a Nora”.

Le autorità stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente che ha spezzato la vita di un uomo profondamente legato alla tutela del patrimonio culturale sardo.