È stata inaugurata oggi e resterà aperta fino al 5 febbraio, a Sa Manifattura, in viale Regina Margherita 33, la nuova mostra multimediale su uno degli artisti più conosciuti del pianeta: Vincent Van Gogh.

Dalla celebre “Camera da letto” al “Campo di grano con i corvi”, dalla “Notte stellata” alla “Siesta”. una passeggiata immersiva che ruota attorno a sette celebri opere del pittore olandese.

“The Immersive Experience” accompagna i visitatori nella vita del pittore olandese, grazie soprattutto all’utilizzo della realtà virtuale. Tramite racconti riesumati da lettere dell’artista, l’esperienza diventa interattiva e diventa possibile cogliere al meglio ogni emozione. La mostra, infatti, pone il visitatore nella condizione di vivere e sperimentare tutte le sensazioni di una giornata in compagnia di Vincent Van Gogh: dall’alba al tramonto nel periodo più florido della sua vita.

L’obiettivo della mostra è quello di entrare a tutto tondo nella vita di quello, che in campo artistico, è stato genio assoluto. 

All’ospedale Oncologico “Businco” di Cagliari, tra i corridoi silenziosi e le attese sospese, accade qualcosa di straordinario. Le note di un pianoforte si diffondono delicate nell’atrio, trasformandolo in un luogo più umano, più caldo. A suonarle è Gianni Vodret, 88 anni, un uomo d’altri tempi, distinto, sorridente, con lo sguardo gentile e le mani che raccontano una vita intera intrecciata con la musica.

Foto di Emanuele Sibiriu

Gianni, ex bancario con una passione incrollabile per il pianoforte, ha scelto – semplicemente – di donare il suo talento, come forma di volontariato. Suona per chi lotta contro un tumore, per chi aspetta un esito, per chi entra con il cuore carico di paura o dolore. Suona per chiunque si trovi lì, in quell’ora preziosa tra le 10 e le 11 del mattino, perché – come dice lui stesso – «fa bene».

È un gesto che non ha prezzo, né bisogno di applausi. “Perché lo faccio? Perché fa bene agli altri e fa bene anche a me,” raccontò qualche tempo fa e con umiltà durante un’intervista. “A volte chi ascolta si commuove. E mi commuovo anche io.” In quelle melodie raffinate, in quella scaletta che profuma di ricordi e delicatezza, c’è un modo di essere vicini senza parole. Di toccare l’anima, anche solo per un attimo. La sua musica scioglie i pensieri, porta leggerezza in un luogo dove si combatte spesso in silenzio. È una carezza invisibile, un abbraccio offerto con le dita sui tasti. Ogni nota è un dono. Un frammento di bellezza che resiste al dolore.

Gianni Vodret non è una leggenda, ma la sua storia sì: è la storia vera di un uomo che ha scelto di restare umano. Di coltivare un patrimonio prezioso – la musica, l’arte, la condivisione – e di tenerlo vivo dove serve di più. E così, senza saperlo, ogni volta salva un pezzetto di ognuno di noi.