Stop al massacro dei volatili, a Monte Urpinu la protesta: “Ci sono soluzioni alternative a questa mattanza”

Pericolo aviaria a Cagliari, cancelli sbarrati a Monte Urpinu e abbattuti oltre 200 volatili. È sit-in di protesta di cittadini e gruppi. "Vogliamo fermare questo massacro. Esistono soluzioni alternative alla mattanza
Pericolo aviaria a Cagliari, abbattuti dalla Asl circa 240 volatili, tra pavoni, oche, anatre e galline. Ai cancelli di Monte Urpinu – da ieri parco chiuso – irrompe la protesta in questa domenica pomeriggio.
Oltre un centinaio le persone presenti, tra liberi cittadini, gruppi e associazioni. “La soluzione non poteva certamente essere il massacro degli animali”, il commento di Roberto Corona del Lav. “Un caso simile c’è stato recentemente a Campi Bisenzio. E lì gli animali sono stati semplicemente isolati”.
Insomma, una soluzione veterinaria e di confinamento, non un massacro. È questa la posizione comune del popolo cagliaritano in sit-in di protesta. “Questi sono animali dall’alto valore culturale e didattico per Cagliari. È una perdita per la comunità”.
Un pericolo virus aviaria che potrebbe andare a riguardare anche altri parchi cittadini e altri volatili. Come il fenicottero rosa, ad esempio, del parco di Molentargius. “Questa lotta continuerà e noi faremo di tutto per salvare gli animali rimasti”, le parole di Diletta Sorrentino del gruppo Antispecismo.
Al momento cancelli sbarrati del parco. Poche unità di volatili rimaste ancora. “La migrazione è nella natura degli animali. Sarebbe opportuno che ci fosse un veterinario, a disposizione della comunità, che potesse intervenire su tutti gli animali che vivono in aree come questa. Noi siamo contro a questo questo abbattimento. In una società sana devono esserci comunque soluzioni diverse”, le parole di Aurora Frau del gruppo Antispecismo.

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