Artigiani cagliaritani. Massimo Aru, restauratore d’arte: “Il mio è un antico mestiere, che richiede pazienza e passione”

Abbiamo intervistato Massimo Aru, 48 anni, restauratore d’arte che da diversi anni lavora in via Giudice Chiano a Cagliari. Ci racconta come è nata la passione per questo particolare mestiere
Il restauratore d’arte cagliaritano Massimo Aru si dedica anima e corpo a questo lavoro da ormai 30 anni e oggi ci racconta luci e ombre di un mestiere che affonda le radici nel passato e che certamente richiede tantissima dedizione e competenza.
«Il mio – spiega Aru – è un antico mestiere artigianale. Il lavoro del restauratore d’arte richiede estrema pazienza e soprattutto tanta passione. Non ci si può certamente improvvisare. Un’altra caratteristica fondamentale è l’avere una buona manualità, specialmente se come me ci si occupa di restauro e intaglio».
Prima di lui sua sorella svolgeva questo delicato lavoro in un negozio della Marina, così Massimo ha deciso da ragazzo di interrompere gli studi e seguirla nella sua passione.
Le difficoltà sono molteplici in questo campo. Tra le tante, il restauratore fa cenno a quella legata all’annoso problema dell’insularità: «La Sardegna è penalizzata rispetto al resto d’Italia perché gran parte del materiale che ci serve proviene dalla Francia”.
Inoltre, in questi ultimi 10 anni si è posta un’altra sfida per questi artigiani: «Con l’avvento di internet e degli e-commerce è cambiata completamente la visione dell’acquisto del mobile antico” – racconta Massimo – “Avvento che ha inesorabilmente danneggiato tutto il settore dell’artigianato».
Un consiglio per i giovani che si approcciano a questo antico mestiere? Aru è chiaro: «Questo mestiere è faticoso e richiede tanto studio e dedizione. Non è particolarmente remunerativo, e serve molto tempo per realizzare un buon prodotto. Non scoraggio nessuno, però invito i ragazzi a valutare quanto impegno serve per approcciare un lavoro simile. Se si sentono portati, se sentono ardere nel cuore la passione allora posso dire: buttatatevi, è un lavoro che sa regalare anche tante soddisfazioni».

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