Lo Sapevate? A Cagliari via Napoli era “s’arruga de is Moras”: quando anche i sardi facevano i pirati nel Mediterraneo
Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un "ghetto" di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
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Oggi è una delle più importanti “terre” di movida del centro cagliaritano. Alla Marina, infatti, i profumi di cucina e tradizione aleggiano per tutto il quartiere. E via Napoli non è certamente da meno, con la sua ricchezza di ristoranti e trattorie, insieme a negozi tipici.
Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un “ghetto” di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Come riportato dunque dal capolavoro di Francesco Alziator, “L’Elefante sulla Torre”, nella via Napoli esisteva in tempi lontani la cosiddetta Moreria , luogo in cui venivano concentrate le schiave more. Ecco dunque che anticamente questa via era nota come “s’arruga de is Moras”.
Sembra infatti, sempre come riportato dall’Alziator, che ai tempi in cui i corsari barbareschi imperversavano nell’Isola, portando sciagure e saccheggi, rapendo donne e bambini, i sardi in qualche modo restituissero la pariglia. Alla stregua di quella saracena, dunque, esisteva anche una pirateria sarda, mirata alla cattura di africani e alla loro vendita sul mercato cagliaritano.
Scomparso da Burcei: proseguono le ricerche di Cristian Carta, il sindaco rinnova l’appello

Burcei col fiato sospeso: il sindaco rinnova l’appello, proseguono senza sosta le ricerche di Cristian Carta.
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Non si fermano le ricerche di Cristian Carta, scomparso nelle scorse ore da Burcei. Il sindaco Simone Monni continua a lanciare un accorato appello alla comunità e a chiunque possa fornire informazioni utili per ritrovarlo, mentre il paese vive momenti di grande apprensione.
Sul campo è impegnata una vera e propria macchina dei soccorsi. “Ringrazio tutte le forze dell’ordine, dalla Prefettura ai Carabinieri, i Vigili del fuoco, la Protezione civile, il Soccorso alpino e l’unità cinofila, i volontari del Vab Sinnai Sarda Ambiente, il Corpo forestale, la Polizia municipale e tutte le persone che, nonostante il maltempo e il buio, stanno dando una mano alle ricerche di Cristian”, ha dichiarato il primo cittadino.
Le operazioni proseguono senza sosta anche con l’ausilio della tecnologia: sono infatti in corso voli di droni dotati di termocamera per scandagliare le zone più impervie, mentre è stato allestito un presidio operativo presso il Comune di Burcei per coordinare gli interventi.
L’appello resta aperto: chiunque sia in possesso di informazioni utili è invitato a contattare immediatamente le forze dell’ordine. L’intera comunità spera in un esito positivo e continua a stringersi attorno alla famiglia di Cristian, in attesa di notizie.
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