Straordinario ritrovamento questa mattina nella spiaggia di Porto Paglia a Porto Cervo (Arzachena).

Alcuni bagnanti hanno individuato un grosso vaso in riva. Una di loro in particolare, una socia del Consorzio Costa Smeralda, si è accorta che non si trattava di un oggetto qualsiasi e – come raccontato sulla pagina del Consorzio – ha allertato subito gli operai dell’ente impegnati nella pulizia della spiaggia che l’hanno trasportata con estrema attenzione a riva.

Subito sono stati avvisati Carabinieri, Soprintendenza Archeologica, Capitaneria di Porto e Regione Sardegna.

Dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di un’anfora romana databile tra il II e il IV secolo d.C., utilizzata abitualmente per il trasporto dell’olio di oliva. Il manufatto è stato trasportato negli uffici della Guardia Costiera di Porto Cervo.

Un inseguimento ad alta tensione per le strade di Sassari si è concluso con l’arresto di due uomini trovati in possesso di 47 ovuli di cocaina, per un totale di oltre 600 grammi di droga pronta per essere immessa sul mercato.

È accaduto nel fine settimana, quando i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Sassari hanno intercettato una Ford Focus che procedeva a forte velocità. Insospettiti dalla manovra, i militari hanno intimato al conducente di accostare, ma l’uomo al volante ha ignorato l’alt e ha tentato la fuga.

Ne è nato un inseguimento breve ma concitato, terminato dopo pochi minuti quando i carabinieri sono riusciti a bloccare il veicolo. I due occupanti, entrambi visibilmente nervosi, sono stati sottoposti a perquisizione personale, risultata inizialmente negativa. Tuttavia, il loro atteggiamento ha spinto gli investigatori a proseguire con accertamenti sanitari.

Gli esami hanno rivelato che uno dei due aveva ingerito 47 ovuli di cocaina, pari a 610 grammi di stupefacente. Un carico pericolosissimo non solo per il mercato illegale, ma anche per la salute dell’uomo, che avrebbe potuto rischiare la vita in caso di rottura di uno degli involucri.

I due sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e trasferiti nel carcere di Bancali, a disposizione dell’autorità giudiziaria.