Stanotte attorno alle ore 3 a Villasimius, i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di San Vito hanno tratto in arresto, per rapina aggravata, un diciannovenne del luogo, cuoco, incensurato.

Il giovane circa un’ora e mezzo prima in via Mare Egeo, col volto travisato da una calza trasparente e mediante la minaccia esercitata con un grosso coltello da cucina, si è fatto consegnare quattro cellulari e pochi spiccioli in denaro da quattro ragazzi cagliaritani, tre diciottenni e un sedicenne. I quattro erano comunque riusciti a dare l’allarme mediante chiamata al 112, grazie all’ausilio di un passante, ed immediatamente erano scattate le ricerche.

Grazie alle descrizioni ricevute dalla centrale operativa, tre pattuglie dell’Arma battevano il centro abitato di Villasimius fino a quando è stata rinvenuta l’autovettura utilizzata per la commissione del delitto, intestata al nonno convivente del malaccorto rapinatore. Una volta fermato, questi ha ammesso spontaneamente di essere l’autore di quel comportamento delittuoso ed è stato tratto in arresto. Egli era ancora in possesso di tre dei quattro cellulari asportati poco prima, l’altro doveva essere andato perduto.

Durante la perquisizione sono stati inoltre rinvenuti sull’autovettura in uso al giovane, un coltello da cucina della lunghezza complessiva di 24 cm con manico di colore nero, utilizzato per la commissione del reato. Inoltre nella propria abitazione è stato rinvenuto un piccolo quantitativo di cannabis pari a grammi 1,7, in ragione del quale egli verrà altresì segnalato alla Prefettura di Cagliari in quanto assuntore di stupefacenti.

Il ragazzo è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari, in attesa di giudizio con rito direttissimo che si terrà nella mattinata odierna presso il palazzo di giustizia di Cagliari.

Nel weekend scorso, le acque del Golfo dell’Asinara e del Canyon di Castelsardo, tra Sardegna e Corsica, hanno offerto uno spettacolo raro: l’avvistamento di capodogli, grampi e stenelle striate, tutte specie protette.

Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari. Poco dopo, i ricercatori hanno incontrato anche un gruppo di grampi, delfini pelagici poco comuni, mentre le stenelle striate hanno accompagnato l’imbarcazione per quasi tutta l’esplorazione.

A confermare gli avvistamenti è stata l’équipe di Sea Me Sardinia, che monitora il tratto di mare con il progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo”, usando un idrofono per rilevare i cetacei prima di osservarli direttamente.