Lo sapevate? Sui social e in internet spopolano webeti e analfabeti funzionali. Chi sono questi nuovi eroi dell’era digitale?
«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli». Così parlò Umberto Eco nel 2015. Quelle parole valgono ancora tantissimo davanti a questa invasione di analfabeti funzionali, leoni da tastiera, sempre pronti a sparlare di tutto e tutti, ignoranti (il più delle volte) e privi spessissimo di senso dell’umorismo.
Attenzione, signore e signori! Preparatevi a un viaggio esilarante nel meraviglioso mondo dei “webeti” e degli analfabeti funzionali, i nuovi eroi dell’era digitale! Immaginate un universo parallelo dove la logica è optional, il buon senso è in vacanza permanente e il pensiero critico è considerato una pratica esoterica riservata a pochi eletti. Benvenuti nell’era dei social media, dove chiunque può diventare un esperto istantaneo su qualsiasi argomento con un semplice clic!
Questi moderni Don Chisciotte digitali cavalcano i loro destrieri virtuali, armati di emoticon e gif animate, pronti a combattere feroci battaglie contro i mulini a vento della ragione. Leoni da tastiera, sempre pronti a sparlare di tutto e tutti, ignoranti (il più delle volte) e privi spessissimo di senso dell’umorismo. Chi sono questi intrepidi guerrieri del web? Sono i “webeti”, come li ha battezzati il sagace Enrico Mentana, o gli “imbecilli” secondo il compianto Umberto Eco. Ma non fermatevi alle apparenze! Questi campioni del pensiero superficiale sono molto più di semplici utenti distratti. Sono veri e propri artisti del fraintendimento, virtuosi del non-sequitur, maestri nell’arte di tirare conclusioni affrettate basate su titoli clickbait letti di sfuggita mentre si fa zapping tra un’app e l’altra.
Ma non pensiate che questi eroi siano confinati al solo mondo virtuale! Oh no, li potete trovare ovunque: al bar, in ufficio, persino in famiglia! Sono quelli che leggono le istruzioni dello smartphone come se fossero geroglifici egizi, quelli che credono ciecamente all’ultima teoria del complotto condivisa su WhatsApp dalla zia Pina, quelli che si sentono in dovere di commentare ogni notizia con la sicurezza di un Premio Nobel (ma con la preparazione di un criceto amnesico).
E non crediate che questo fenomeno sia limitato a una particolare fascia d’età o ceto sociale. Dal giovane NEET che vive con i genitori al pensionato con il pollice sempre pronto a condividere l’ultima bufala, l’analfabetismo funzionale è democratico e non fa distinzioni! È come un virus che si diffonde attraverso i cavi della fibra ottica, infettando cervelli e trasformando persone normali in zelanti predicatori del “sentito dire”.
Ma la vera magia accade quando questi campioni del web si riuniscono sotto un post di attualità. È qui che il circo raggiunge il suo apice! Commenti che farebbero impallidire anche il più creativo scrittore di fantascienza, teorie che metterebbero in discussione le leggi della fisica, e argomentazioni così contorte da far sembrare un labirinto una linea retta. E guai a chi osa contraddirli! Verrete sommersi da una valanga di emoji arrabbiate e GIF animate di gattini indignati prima ancora di poter digitare “fact-checking”.
Ma non disperiamo! In questo mondo alla rovescia, dove la competenza è vista con sospetto e l’ignoranza è celebrata come una virtù, possiamo sempre contare sul fatto che, prima o poi, qualcuno inventerà un’app per il buon senso. Nel frattempo, armiamoci di pazienza, di un sano senso dell’umorismo e, perché no, di un bicchiere di vino. Dopotutto, come diceva il saggio Umberto Eco, una volta si parlava al bar dopo un bicchiere di vino senza danneggiare la collettività. Forse dovremmo tornare a quella saggia tradizione, magari sostituendo lo smartphone con un buon libro. Chi lo sa, potremmo scoprire che leggere non è poi così male e che pensare con la propria testa può essere addirittura divertente!
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