A Capoterra la “truffa delle piscine”: 24 persone truffate in due settimane per 13mila euro
Sarà ben improbabile che qualcuno di loro riesca a recuperare qualcosa in termini economici ma si spera di arrivare alla condanna del truffatore.
Ieri mattina a Capoterra, i carabinieri, al termine di un’attività investigativa scaturita dalla querela formalizzata il 4 agosto scorso da una 45enne del luogo, operaia, incensurata, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per truffa aggravata e riciclaggio, un catanese residente in provincia di Caserta, disoccupato, con precedenti denunce a carico.
Nel corso dell’attività investigativa è emerso che nello scorso mese di agosto, nell’arco di 13 giorni con un articolato e metodico modus operandi, dopo aver creato una pagina web attualmente non raggiungibile sulla quale erano postate in vendita varie tipologie di piscine “fuori terra” di rinomate marche, proposte a prezzi molto concorrenziali, l’uomo aveva conseguito un indebito guadagno di ben 13.887 euro, raggranellati tramite pagamenti su conto corrente bancario a lui intestato.
Egli si era limitato a raccogliere una serie di caparre senza poi arrivare in fondo alla trattativa con la consegna del manufatto e il pagamento per saldo. Dall’esame dei movimenti sul citato conto corrente, i carabinieri hanno potuto ricostruire i versamenti di ben 24 vittime di analogo raggiro.
Le vittime raggiunte tramite i competenti comandi Arma, hanno avuto conferma di essere stati truffati e hanno proposto denuncia/querela, finalizzata alla punizione dell’uomo per i reati in oggetto. Sarà ben improbabile che qualcuno di loro riesca a recuperare qualcosa in termini economici ma è verosimile si possa quantomeno arrivare alla condanna del truffatore.
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Tonno record pescato in Sardegna: il grosso pesce pesa 231 kg
Lo rende noto la Guardia Costiera locale che ha atteso il peschereccio in porto per eseguire i controlli.
Tonno record pescato nelle acque di Bosa.
Un peschereccio è rientrato in porto ieri pomeriggio con un pesce del peso di ben 231 kg, catturato tramite palangaro.
Lo rende noto la Guardia Costiera locale che ha atteso il peschereccio in porto per eseguire i controlli.
Con l’occasione gli uomini della Guardia Costiera ricordano che “almeno 4 ore prima dell’ingresso in porto il Comandante del peschereccio deve comunicare alla Sala operativa della locale Autorità Marittima l’orario di previsto arrivo, le zone in cui sono state effettuate le catture e il quantitativo stimato delle predette specie catturate. Inoltre, le operazioni di sbarco e trasbordo di pesce spada, tonno rosso e tonno alalunga sono consentite esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 16, salvo eventuali situazioni di necessità che dovranno essere prontamente rappresentate all’Ufficio Circondariale Marittimo”.
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