Pula, recuperato un barchino forse quello utilizzato da 12 tunisini
L'imbarcazione è stata presumibilmente utilizzata da 12 cittadini tunisini in occasione di un recente sbarco
Ieri a Pula sulla strada statale 195 al km 40, località Lungomare Santa Margherita, i carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto un natante in vetroresina della lunghezza di metri 6,5 con motore Evinrude da 25 cavalli, con a bordo 12 taniche di plastica da 20 litri vuote e 5 giubbotti salvagente.
L’imbarcazione in oggetto è stata presumibilmente utilizzata da 12 cittadini tunisini in occasione dello sbarco di poco precedente.
Il natante è stato sottoposto a sequestro e affidato in custodia giudiziale al responsabile del Porto Cala Verde di Pula. L’autorità giudiziaria è stata informata dallo stesso reparto competente per territorio.
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Il Falco Eleonorae, i bellissimi scatti del falco che prende il nome da Eleonora d’Arborea
Eleonora d'Arborea è stata la prima regnante europea (e forse al mondo) ad aver decretato la protezione dei falchi. Lo sapevate?
Dall’Isola di San Pietro ecco i bellissimi scatti del Falco della regina o Falco eleonorae, realizzati da Pierluigi Medda. Si tratta di un falconide di taglia media, nidificante nel bacino del Mediterraneo, una specie rara a livello regionale, nazionale ed europeo. In Sardegna sono presenti due delle colonie più importanti di questa specie. Si tratta di un migratore: torna in Sardegna per riprodursi alla fine dell’estate.
Questo falco compare anche nella Carta de Logu: Eleonora d’Arborea è stata la prima regnante europea (e forse al mondo) ad aver decretato la protezione dei falchi. A lei è dedicato il nome del Falco Eleonorae – falco della regina Eleonora – presente in Sardegna e capace di migrare fino all’Africa sub sahariana e al Madagascar. Il nome scientifico della specie, Falco eleonorae, è un omaggio a Eleonora d’Arborea (da parte di Alberto Della Marmora), regnante nella nazione sarda del giudicato di Arborea che nel XIV secolo compilò un codice di leggi (Carta de Logu) in cui inserì un articolo che vietava la caccia dei falchi adulti (chiamati astores o flacones) e il prelievo dei nidiacei. Il nome italiano ricorda il titolo di Regina (Juighissa) di Eleonora d’Arborea, mentre altre lingue riprendono il suo nome: in francese si chiama Faucon d’Éléonore, in inglese Eleonora’s Falcon, in spagnolo Halcón de Eleonor e in tedesco Eleonorenfalke.
Arriva in Sardegna nei mesi di maggio-giugno per poi ripartire ad ottobre terminata la nidificazione. Sverna nel Madagascar, nelle Isole Mascarene e nelle Seychelles, mentre l’area riproduttiva è soprattutto quella mediterranea: Italia, Spagna, nord Africa e Grecia. Le colonie sono localizzate in falesie a strapiombo sul mare con consistenza variabile da poche coppie fino ad oltre il centinaio.
Il Falco della Regina (Falco eleonorae) è un falco di taglia media, dotato di un’apertura alare che va dai 110 ai 130 cm. I siti delle colonie sono localizzati sulle coste, in pareti strapiombanti di difficile accesso. I fattori di minaccia sono prevalentemente le modifiche e le trasformazioni degli ecosistemi in cui abita il Falco della regina. Anche la presenza di turisti, escursionisti, alpinisti ecc. può essere una fonte di disturbo per la tranquillità di questo rapace.
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