A Capoterra la “truffa delle piscine”: 24 persone truffate in due settimane per 13mila euro

Sarà ben improbabile che qualcuno di loro riesca a recuperare qualcosa in termini economici ma si spera di arrivare alla condanna del truffatore.
Ieri mattina a Capoterra, i carabinieri, al termine di un’attività investigativa scaturita dalla querela formalizzata il 4 agosto scorso da una 45enne del luogo, operaia, incensurata, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per truffa aggravata e riciclaggio, un catanese residente in provincia di Caserta, disoccupato, con precedenti denunce a carico.
Nel corso dell’attività investigativa è emerso che nello scorso mese di agosto, nell’arco di 13 giorni con un articolato e metodico modus operandi, dopo aver creato una pagina web attualmente non raggiungibile sulla quale erano postate in vendita varie tipologie di piscine “fuori terra” di rinomate marche, proposte a prezzi molto concorrenziali, l’uomo aveva conseguito un indebito guadagno di ben 13.887 euro, raggranellati tramite pagamenti su conto corrente bancario a lui intestato.
Egli si era limitato a raccogliere una serie di caparre senza poi arrivare in fondo alla trattativa con la consegna del manufatto e il pagamento per saldo. Dall’esame dei movimenti sul citato conto corrente, i carabinieri hanno potuto ricostruire i versamenti di ben 24 vittime di analogo raggiro.
Le vittime raggiunte tramite i competenti comandi Arma, hanno avuto conferma di essere stati truffati e hanno proposto denuncia/querela, finalizzata alla punizione dell’uomo per i reati in oggetto. Sarà ben improbabile che qualcuno di loro riesca a recuperare qualcosa in termini economici ma è verosimile si possa quantomeno arrivare alla condanna del truffatore.

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Blackout informatico negli ospedali sardi: disservizi nei Pronto Soccorso e nei reparti

Blocco dei sistemi informatici nei Pronto Soccorso e reparti ospedalieri in Sardegna, assistenza garantita, in corso il ripristino.
Dal tardo pomeriggio di mercoledì 26 giugno, i sistemi informatici operativi nei Pronto Soccorso e nei reparti ospedalieri della Sardegna risultano non disponibili a causa di un guasto tecnico che ha interessato l’infrastruttura cloud gestita dal Polo Strategico Nazionale.
A comunicarlo è il Dipartimento di Sanità Digitale di Ares Sardegna, che ha precisato come il disservizio non dipenda da problemi interni all’Azienda, ma da una criticità a monte, su cui si sta intervenendo con urgenza. Attualmente sono al lavoro squadre tecniche di Ares, Sardegna IT, Polo strategico nazionale e i fornitori dei sistemi coinvolti, impegnati nelle complesse attività di ripristino dei servizi digitali. Il problema, fanno sapere da Ares, è in via di risoluzione.
La situazione è sotto costante monitoraggio – fanno sapere dall’Azienda regionale della Salute – e saranno fornite tempestive comunicazioni sull’evoluzione. Nonostante l’interruzione dei sistemi, l’assistenza sanitaria è pienamente garantita, grazie all’attivazione di procedure alternative e alla professionalità del personale sanitario, che ha continuato a operare con efficienza anche in condizioni difficili. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore, con l’auspicio che la piena funzionalità venga ripristinata nel più breve tempo possibile.

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