Chiunque abbia acquistato una casa e non avesse avuto la liquidità necessaria per la transazione si sarà scontrato con la difficoltà di vedere approvata la propria richiesta di mutuo. Un problema simile può essere capitato al titolare di un’impresa che avesse avuto la necessità di un prestito per fare degli investimenti, a un privato in cerca di risorse per la ristrutturazione della propria abitazione o a chiunque si sia rivolto a un istituto di credito in cerca di liquidità per realizzare i propri progetti.

Nel caso di un mutuo, per esempio, la prima banca chiede un garante fiduciario, la seconda prevede come condizione necessaria che il richiedente sia assunto a tempo indeterminato da almeno 5 anni, la terza impone che il cliente non abbia altri prestiti attivi. Insomma il classico “giro delle sette chiese” non porta i risultati sperati e molto spesso ci si arrende all’idea di non poter dare una forma ai propri sogni. Una tendenza resa ancora più difficile da un contesto generale di innalzamento generalizzato dei tassi di interesse.

In realtà l’idea che la maggior parte delle persone non possano ottenere un mutuo o un prestito è un mito da sfatare, come sottolinea Riccardo Frigau, Senior Manager di Kiron Partner Spa e responsabile delle filiali di via Roma a Cagliari, via Marconi a Quartu Sant’Elena e via Gramsci a Carbonia.

Riccardo Frigau in un momento di formazione con il suo team

Abbiamo chiesto a Riccardo Frigau quali sono i vantaggi per cui una persona che desidera richiedere un mutuo o un prestito dovrebbe rivolgersi a un mediatore creditizio come Kiron piuttosto che alla classica filiale di una banca.

Riccardo Frigau con una coppia alla ricerca di un mutuo

Il Check up finanziario. Uno dei servizi più utili forniti da Kiron è proprio questo: si fa un’analisi finanziaria del cliente e si stabilisce il budget prima ancora di cercare la casa da acquistare. Il mediatore creditizio ottiene una delibera dalla banca prima della ricerca della casa, così che il cliente sappia in anticipo su quale cifra possa contare.

Un prodotto costruito su misura. “Le banche non sono tutte uguali e ognuna ha dei prodotti diversi che possono andare per una persona ma non per un’altra” ci spiega Riccardo -. Bisogna solo conoscere tutti i prodotti e consigliare quelli giusti ai clienti. E’ il prodotto ad adattarsi al cliente e non il cliente a doversi adattare ai prodotti disponibili nella filiale di una banca. Possono esserci esigenze molto particolari da soddisfare: richiesta mutuo, acquisto più ristrutturazione, un mutuo unico con due case, mutuo ristrutturazione, prestito per liquidità, consolidamento dei debiti. Partendo dalle esigenze del cliente Kiron si mette alla ricerca del prodotto più conveniente.

La consulenza di Kiron

Assistenza nel tempo. I prodotti selezionati dagli agenti di Kiron Partner Spa vengono adattati nel tempo a seconda delle esigenze dei beneficiari. Esempio. Il cliente compra oggi con un mutuo a tasso variabile molto conveniente. Dopo un anno e mezzo circa, insieme agli agenti di Kiron, si vede se il mutuo è ancora quello più adatto alle proprie esigenze e se è ancora conveniente da un punto di vista economico. Dopo un’attenta valutazione si decide se cambiare prodotto, se allungare o accorciare la durata, se aggiungere liquidità. Tutto è possibile. Le banche questo non lo fanno.

Pianificazione del debito. Se il cliente è troppo esposto, prima di richiedere un mutuo viene assistito dai mediatori di Kiron per sistemare la situazione reddituale e poi rivolgersi alle banche. Tutto questo viene fatto dallo stesso ufficio.

Check up assicurativo. Anche l’assicurazione sul prodotto acquistato è seguita da Kiron con un’assistenza nel tempo che le banche non possono fornire. Si vede insieme quali sono le necessità del cliente e viene eventualmente rivalutata la polizza con il passare del tempo.

Nessuna discriminazione di clienti. Non esistono clienti migliori degli altri secondo Riccardo Frigau e il suo team. “Il ‘no e basta’ non esiste – ci spiega -. Esiste magari un ‘no oggi’ da far diventare un ‘sì domani’. Aiutiamo il cliente a sistemare la sua situazione e poi lo accompagniamo alla richiesta del mutuo”.

Non si paga un centesimo fino all’erogazione del mutuo. Il cliente paga per i servizi solo quando i soldi del mutuo sono già sul conto per l’acquisto della casa. Per i prestiti invece non si paga nulla, come prevede la legge.

Mutui per le aste. Un servizio particolare offerto da Kiron è quello dei mutui per le aste giudiziarie. Il cliente arriva al giorno dell’asta con la certezza che, in caso di completamento positivo dell’iter di aggiudicazione, riceverà la cifra necessaria all’acquisto dell’immobile. Se l’asta non dovesse andare a buon fine l’operazione non avrà alcun costo. Se poi il costo di aggiudicazione è inferiore al mutuo calcolato prima dell’asta, l’ammontare complessivo sarà ricalcolato in base alla necessità.

Lo sapevate? Chi era il Maestro di Castelsardo, uno dei più grandi artisti sardi di sempre?

Chi era il misterioso pittore che tra la fine del XV secolo e l’inizio del XV lasciò in Sardegna dei capolavori di valore inestimabile? Ancora oggi Il Maestro di Castelsardo non ha un volto e non sono note le sue generalità. Ancora oggi, a distanza di secoli, non si sa chi sia veramente questo artista.

Il Maestro di Castelsardo è stato un pittore attivo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

La sua identità è ancora oggetto di discussione. Si tratta infatti di un misterioso artista di cui ancora oggi non sono note le generalità.

Il nome convenzionale di Maestro di Castelsardo è stato attribuito all’artista da Enrico Brunelli all’inizio del secolo scorso. Si è anche supposto che non fosse sardo, si presume potesse essersi formato in una scuola barcellonese e poi trasferitosi in Sardegna dove lavorò, in particolar modo a Castelsardo, da ciò l’appellativo di Maestro di Castelsardo.

L’anonimo autore venne chiamato definitivamente così nel 1926 dal critico d’arte Carlo Aru. Alla sua figura sono stati accostati diversi nomi: il Maestro potrebbe essere Gioacchino Cavaro (padre o zio di Pietro), pioniere della Scuola di Stampace, oppure Giacomo da Milano, ma anche il maiorchino Martì Torner (gli accostamenti con pittori spagnoli sono molteplici) o, persino, Giovanni Muru, che di sicuro fu, comunque, almeno un suo collaboratore. Sue opere si trovano in Sardegna, Spagna (Barcellona), Corsica (Tallà), Inghilterra (Birmingham, Madonna con bambino, porzione di un retablo che si trovava nella chiesa di Santa Rosalia a Cagliari), a Cagliari, Sassari, Castelsardo, Codrongianos e Ardara e si pensa anche a Perfugas ed Erula.

Il Maestro, che viaggiò tanto, spostandosi tra Catalogna, Baleari, Sardegna e Italia centro settentrionale, dimostra di conoscere profondamente i canoni e la cultura umanistica. L’artista si mosse in un ambiente eterogeneo e vario. Caratteristiche che si ritrovano nei suoi quadri, dove si mescolano le impressioni di Antonello da Messina, gusto fiammingo, gotico, aperture al Rinascimento lombardo, ligure, dell’Italia centrale in genere, più le innovazioni e l’originalità della nascente Scuola di Stampace. Nel dipinto ritroviamo proporzioni, gusto e tratti che riportano a Botticelli nei volti e nella dovizia di particolari e nella resa dei drappeggi. Il dibattito su chi fosse il Maestro di Castelsardo è tuttora aperto.

L’unica sua opera datata e di attribuzione certa è quella del Retablo di Tuili.

C’è di più perché il Maestro di Castelsardo era anche uno scultore. Una scoperta recente che ha aperto la strada ad altre ricerche sul Rinascimento sardo, quella che hanno fatto gli studiosi dell’Università di Cagliari, i professori Francesco Delogu, Carlo Ricci e Maria Laura Sanna su uno degli artisti più affascinanti dell’arte sacra in Sardegna.

Dopo le ricerche d’archivio, condotte da don Francesco Tamponi, direttore dell’ufficio Beni culturali e Commissione per l’Arte sacra della Diocesi di Tempio-Ampurias, attraverso le quali è stato possibile risalire alle fasi della realizzazione della cattedrale di Castelsardo, gli studiosi hanno trovato la prova scientifica che riconduce una statua lignea a quello che potrebbe essere forse il più grande retablo in Sardegna.

La bottega del Maestro di Castelsardo, uno dei più autorevoli esponenti del Rinascimento sardo, avrebbe infatti prodotto anche statue in legno, come quella di Sant’Antonio Abate che dal Settecento era conservata nella sacrestia dell’omonima chiesa di Castelsardo e separata dal resto dei pochi frammenti del retablo. Si è scoperto infatti che proprio la statua era stata al centro del retablo per diversi secoli, fino a quando poi il retablo venne smontato in epoca post conciliare.