Lo Sapevate? A Cagliari via Napoli era “s’arruga de is Moras”: quando anche i sardi facevano i pirati nel Mediterraneo

Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un "ghetto" di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Oggi è una delle più importanti “terre” di movida del centro cagliaritano. Alla Marina, infatti, i profumi di cucina e tradizione aleggiano per tutto il quartiere. E via Napoli non è certamente da meno, con la sua ricchezza di ristoranti e trattorie, insieme a negozi tipici.
Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un “ghetto” di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Come riportato dunque dal capolavoro di Francesco Alziator, “L’Elefante sulla Torre”, nella via Napoli esisteva in tempi lontani la cosiddetta Moreria , luogo in cui venivano concentrate le schiave more. Ecco dunque che anticamente questa via era nota come “s’arruga de is Moras”.
Sembra infatti, sempre come riportato dall’Alziator, che ai tempi in cui i corsari barbareschi imperversavano nell’Isola, portando sciagure e saccheggi, rapendo donne e bambini, i sardi in qualche modo restituissero la pariglia. Alla stregua di quella saracena, dunque, esisteva anche una pirateria sarda, mirata alla cattura di africani e alla loro vendita sul mercato cagliaritano.
Cagliari nella morsa del caldo: allerta per le ondate di calore, in arrivo temperature record

Temperature infernali a Cagliari, previsti giorni di allerta caldo.
Nuova allerta per ondate di calore nel capoluogo sardo. Il Bollettino di criticità della Protezione Civile regionale, in coordinamento con il Ministero della Salute, segnala temperature molto elevate su tutta l’isola, con particolare attenzione per la città di Cagliari, dove sono previste condizioni di rischio per la salute nei prossimi giorni.
Per la giornata di oggi, martedì 24 giugno, il Ministero della Salute ha emesso un livello di allerta arancione per Cagliari: la temperatura massima percepita potrebbe raggiungere i 35°C, con conseguenti rischi per le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani, bambini e persone con patologie croniche.
L’allerta proseguirà anche nelle giornate di mercoledì 25 e giovedì 26 giugno, con un codice giallo e temperature percepite fino a 34°C. La Protezione Civile raccomanda l’adozione di misure di autoprotezione, come evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata (dalle 11:00 alle 18:00), bere molta acqua, preferire pasti leggeri e arieggiare gli ambienti.
Le autorità sanitarie e di protezione civile sottolineano l’importanza della prevenzione: le ondate di calore possono avere effetti gravi sulla salute, anche letali, se sottovalutate. Si raccomanda ai cittadini di seguire gli aggiornamenti sui canali ufficiali e di prestare particolare attenzione ai soggetti fragili.
L’emergenza caldo si inserisce in un quadro più ampio di allerta regionale, con tutta la Sardegna interessata da temperature ben oltre la media stagionale. Le autorità restano in stato di vigilanza fino al termine dell’ondata, previsto per il pomeriggio di giovedì 26 giugno.

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