Lo Sapevate? A Cagliari via Napoli era “s’arruga de is Moras”: quando anche i sardi facevano i pirati nel Mediterraneo

Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un "ghetto" di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
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Oggi è una delle più importanti “terre” di movida del centro cagliaritano. Alla Marina, infatti, i profumi di cucina e tradizione aleggiano per tutto il quartiere. E via Napoli non è certamente da meno, con la sua ricchezza di ristoranti e trattorie, insieme a negozi tipici.
Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un “ghetto” di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Come riportato dunque dal capolavoro di Francesco Alziator, “L’Elefante sulla Torre”, nella via Napoli esisteva in tempi lontani la cosiddetta Moreria , luogo in cui venivano concentrate le schiave more. Ecco dunque che anticamente questa via era nota come “s’arruga de is Moras”.
Sembra infatti, sempre come riportato dall’Alziator, che ai tempi in cui i corsari barbareschi imperversavano nell’Isola, portando sciagure e saccheggi, rapendo donne e bambini, i sardi in qualche modo restituissero la pariglia. Alla stregua di quella saracena, dunque, esisteva anche una pirateria sarda, mirata alla cattura di africani e alla loro vendita sul mercato cagliaritano.
72 anni insieme: l’incredibile storia d’amore di Enrico Aragoni e Anna Porrà tra Cagliari e Ogliastra

Enrico, nato a Tortolì nel 1925, e Anna, originaria di Cagliari nel 1932, si sono incontrati per la prima volta da bambini, quasi per caso, durante una festa di paese. Ma l’amore vero è sbocciato anni dopo, quando si sono ritrovati giovani adulti a Cagliari, e tra loro è scoccata una scintilla destinata a durare per tutta la vita.
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Ci sono amori che sfidano il tempo, che crescono con i giorni e diventano leggende dentro una famiglia. Quello di Enrico Aragoni e Anna Porrà è uno di questi. Qualche giorno fa, amici e parenti si sono stretti attorno a loro per celebrare un traguardo straordinario: 72 anni di matrimonio.
Enrico, nato a Tortolì nel 1925, e Anna, originaria di Cagliari nel 1932, si sono incontrati per la prima volta da bambini, quasi per caso, durante una festa di paese. Ma l’amore vero è sbocciato anni dopo, quando si sono ritrovati giovani adulti a Cagliari, e tra loro è scoccata una scintilla destinata a durare per tutta la vita.
Dalla loro unione sono nati tre figli: Paolo, Renata e Alessia, che hanno poi donato alla famiglia nove splendidi nipoti e due pronipoti, Cesare e Gregorio. Qualche giorno fa Enrico e Anna hanno festeggiato questo bel traguardole circondati dall’affetto dei familiari.
A loro va il nostro augurio più sincero: che questo amore straordinario continui a illuminare le loro giornate ancora per molti anni.
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