In fuga dalla guerra, ora la solidarietà sarda: dall’Isola l’accoglienza al popolo ucraino

In fuga dalla guerra, ora la solidarietà sarda: dall’Isola l’accoglienza al popolo ucraino

Avevano una casa, una famiglia e una vita. Molte erano professioniste. E, in fuga dalla guerra, hanno trovato in Sardegna tutta la solidarietà e l'accoglienza possibile. Provando magari a ricominciare. C'è chi, prof. di matematica, ripartirà con la Dad agli studenti, ora sparsi dappertutto. C'è chi invece, ostetrica e psicologa, vuole mettersi al servizio degli ospedali sardi

Cabras e i suoi giovani rendono omaggio a Michela Murgia con un murale



Prima del simbolico taglio del nastro, fatto dai ragazzi che hanno preso parte all’opera, mamma Costanza ha preso la parola: “Michela amava i ragazzi, parlava a tutti loro con il cuore aperto e credeva in loro. Andando via ha lasciato un messaggio: non vi adagiate, cambiate il mondo. L’opera di Michela non è dunque finita, attraverso i giovani lei cammina nel mondo e nelle scuole, continuando a dire le cose che ha detto in questi anni, per fare in modo che il futuro delle nuove generazioni possa essere vissuto in un mondo migliore”.