Un pasto caldo per i bisognosi. Dalle suore l’aiuto per i più deboli: “Quando possibile diamo il nostro ad altri”
				Sono un aiuto costante per chi non ce la fa. E purtroppo in tanti bussano al portone della chiesa e del loro convento. Ogni giorno un pasto caldo dalle suore della Carità di San Vincenzo de Paoli, nel rione Marina. "Diamo quello che possiamo. Con l'aiuto della Provvidenza e dei volontari".
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Un aiuto costante per chi non ce la fa. Un pasto caldo alla porta della chiesa, sempre pronto tutti i giorni. Dal vecchio asilo di via Baylle, alla Marina, non si ferma il supporto ai poveri della città, sempre più numerosi tra crisi e pandemia.
Quasi una quarantina di persone, circa, bussano al portone delle suore della Carità di San Vincenzo de Paoli, per chiedere un pasto, alla mattina e alla sera. “Diamo quello che possiamo”, spiega la superiora suor Vincenza, 83enne e 60 anni di vocazione, “con l’ausilio di tante donne e volontari che collaborano con noi”.
Un numero che purtroppo sembra non voler diminuire. Uomini e donne, anziani e giovani, italiani e stranieri. Tutti bisognosi di un piccolo pranzo o una cena, sì, ma anche di un sorriso o una breve chiacchierata. E dalle parti della Marina si fa quel che la Provvidenza permette. Contando anche sulle donazioni e i contributi spontanei.
“Quando possibile, diamo il nostro pane o ciò che abbiamo in più dalla nostra mensa. Tutto confezionato e proposto in un pacchetto. Sono diverse le persone che vengono. Facciamo quello che il Signore ci permette di fare”.
        
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Corsa contro il tempo per salvare un dodicenne: il volo sanitario tra Cagliari e Genova

Un drammatico intervento di emergenza ha avuto luogo nei cieli italiani, con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare che ha partecipato a una missione cruciale per salvare la vita di un ragazzo di 12 anni, trasferito dall’Ospedale Brotzu di Cagliari all’Istituto Gaslini di Genova.
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Corsa contro il tempo per salvare un dodicenne: il volo sanitario tra Cagliari e Genova.
Un drammatico intervento di emergenza ha avuto luogo nei cieli italiani, con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare che ha partecipato a una missione cruciale per salvare la vita di un ragazzo di 12 anni, trasferito dall’Ospedale Brotzu di Cagliari all’Istituto Gaslini di Genova.
La situazione del giovane paziente era estremamente critica, richiedendo un rapido e complesso trasporto sanitario. La missione è iniziata nel tardo pomeriggio di ieri, quando il velivolo ha lasciato la base di Ciampino per dirigersi verso la Sardegna, dove ha imbarcato un’équipe medica altamente specializzata e le attrezzature necessarie per il supporto vitale extracorporeo (ECMO). Questa soluzione tecnologica è risultata fondamentale data la gravità delle condizioni del ragazzo.
Dopo aver completato l’operazione di carico, l’aereo è ripartito da Cagliari alle 1.25 della notte, dirigendosi verso Genova. All’arrivo, il giovane è stato immediatamente trasferito in ambulanza all’ospedale Gaslini, dove ha potuto ricevere le cure salvavita di cui aveva urgente bisogno. L’intervento, autorizzato e coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha dimostrato l’efficacia delle operazioni di emergenza in Italia, sottolineando come la sinergia tra le strutture sanitarie e le forze armate possa fare la differenza in situazioni di crisi.
          
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