Terrore bolletta. Corrente ed elettricità carissime, per tanti stangate che pesano un’infinità. Tanto più per i commercianti e soprattutto per i pensionati, specie quelli che vivono con poche centinaia di euro al mese. E se poi si hanno figli a carico, è una vera tragedia.

A fine gennaio la mazzata è arrivata per tanti, spesso con cifre raddoppiate rispetto all’ordinario. E se c’è chi aspetta con terrore l’arrivo della bolletta, altri invece sembrano essere rimasti “illesi”. “Io ho cambiato gestore recentemente”, spiega Maurizio M. dalla Marina di Cagliari, “e per il momento quelle che ho ricevuto si attestano su numeri normali. Però, tanti amici mi hanno raccontato di rincari impossibili”.

Un duro colpo per molti cittadini e non solo. Se poi si entra nella categoria dei commercianti, ecco che le bollette vanno a crescere sempre più. “In generale, le spese fisse sono altissime e qui il movimento di clienti è davvero poco”, il commento di Alessandro Deiana dello storico bar tabacchi di via Cavour. “Bollette? Mi è arrivato il doppio di quanto normalmente pagavo. Io vivo solo e le spese da pagare sono più salate. Alle bollette devi pensarci da solo, senza qualcuno che contribuisca. Spesso, poi, si comprano pasti in porzioni maggiori, perché quelle mono non si trovano”.

Cifre molto alte e per tante persone rischiano davvero di essere fuori portata. Con ovvie conseguenze. “In casa, dove vivo con moglie e figli, ho ricevuto una bolletta di oltre 400 euro, con un aumento del 70% rispetto al solito”, il commento di Giovanni Podda, 63enne, della storica bottega di frutta e verdura nella via Sardegna. “E qui in negozio ancora non è arrivato niente. Io lavoro ancora, ma immagino quali difficoltà possa avere un pensionato, per il quale anche un aumento di trenta euro pesa tanto”.

Il cuore di Antonio Oggianu ha smesso di battere stamattina, tra le mura dell’Unità Spinale dell’ospedale Marino di Cagliari. L’allevatore di 47 anni, di Sindia, è morto dopo oltre sessanta giorni a causa delle conseguenze di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 24 ottobre.

Il dramma si era consumato in un’azienda agricola situata lungo la strada che collega Sindia a Scano Montiferro. Oggianu stava lavorando alla guida del suo trattore quando, per cause che l’inchiesta dovrà chiarire, è caduto a terra, finendo sotto il peso della stessa macchina agricola.

Un impatto devastante che aveva attivato immediatamente la macchina dei soccorsi: l’allevatore era stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso, prima verso l’ospedale di Nuoro e successivamente nel centro specializzato di Cagliari.

Per settimane, la comunità di Sindia aveva sperato nel miracolo. Inizialmente, le notizie filtrate dal reparto facevano presagire una possibile, seppur difficile, ripresa. Tuttavia, nelle ultime settimane il quadro clinico ha subito un drastico peggioramento. Nonostante gli sforzi dei medici, le complicazioni derivanti dai gravi traumi riportati non gli hanno lasciato scampo, portandolo al decesso nelle prime ore di oggi.

Sulla morte del quarantasettenne pende ora un fascicolo d’indagine. I Carabinieri della Compagnia di Macomer e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) della ASL di Nuoro sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali responsabilità e verificare se fossero state rispettate tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.