Lunghe attese, ritardi e green pass ancora attivi: ordinaria mattina per cagliaritani positivi e in attesa di tampone
Attese, ritardi, positività che sembrano infinite, isolamenti prolungati. Una mattina ordinaria per i tanti cagliaritani che, in questa guerra al Covid-19, si recano nelle farmacie per il tampone antigenico. Poi, caos e sistema intasato. "Io sono risultato positivo la scorsa settimana. L'Ats non mi ha chiamato e addirittura il mio green pass non è mai stato bloccato".
C’è chi si è presentato sul far dell’alba, per scoprire, al suo primo tampone, se la febbre e la tosse siano imputabili alla variante Omicron del Covid-19.
Per altri, invece, già in isolamento, quello del sabato mattina è diventato l’appuntamento settimanale per scoprire se finalmente ci si è “negativizzati”. E per qualcuno l’ansia è tanta. “Non ho più sintomi, eppure risulto ancora positivo? Devo tornare al lavoro”.
Un’ordinaria mattina in una farmacia qualunque a Cagliari, tra quelle ovviamente che prestano il servizio tamponi rapidi antigenici, fondamentali per intercettare la malattia o per poter uscire da un isolamento, per qualcuno ben più lungo dei sette giorni. “Io ho fatto la terza dose di vaccino, ho seguito la procedura, ancora non ho capito quando posso uscire”.
Nel cuore di gennaio, poi, anche a feste ormai passate, la richiesta è davvero tanta e le attese non mancano, anche per chi si è prenotato giorni prima. Caos e ritardi sono sempre dietro l’angolo. “Sono risultato positivo una settimana fa, sono qui per rifare il tampone. Sono in isolamento, ma il mio green pass risulta ancora attivo”, la perplessità di più di una persona, tra quelle in attesa del proprio turno in una delle varie farmacie cagliaritane. “La colpa è del sistema, ormai intasato e in sovraccarico”, la risposta di un operatore.
Tanto lavoro nelle farmacie, tamponi uno dopo l’altro. L’analisi rapida e poi il referto cartaceo, consegnato fuori dalla porta. C’è chi incrocia le dita, sperando nel “negativo”, scritto in basso a sinistra del foglio e che, in questi tempi, significa libertà di andare al lavoro o semplicemente fare la spesa. Si chiacchiera nell’attesa, anche per smorzare la tensione. FFP2 in viso, distanziamenti, ognuno racconta la sua esperienza col virus. C’è chi è bloccato da Capodanno e chi rischia di contagiare, purtroppo, tutta la famiglia. “Sono risultato positivo. Ora i miei tre figli, non vaccinati, faranno la quarantena lunga. Poi, tampone, ma facendo due conti mi viene a costare un sacco di soldi, visto che devo farlo per quattro”, racconta una mamma.
Tra i vari in attesa fuori dalla farmacia c’è anche chi spera nell’esito “positivo”. Quasi una “follia” in questo periodo. “Così posso ottenere, una volta guarito, il super green pass senza passare per il vaccino. Ho avuto il Covid già due volte, sembro essermi immunizzato”. Insomma, in questo inizio 2022 le storie legate al virus sono tante e variegate.
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