Capodanno di Sardegna, il rito dell’olieddu: dalle foglie d’ulivo sulla cenere il destino d’amore di due persone

I riti d'auspicio cagliaritani, ormai dimenticati, del Capodanno. Ecco l'olieddu: dalle foglie d'ulivo fresche, messe sulla cenere, si ricavava il destino di due innamorati.
Il Capodanno sardo, così come in generale, era visto principalmente come momento di passaggio al futuro. Un vero e proprio “salto nel vuoto”, legato indubbiamente a rituali di presagio e auspicio, ormai scomparsi, ben lontani dallo sfarzo e dalla pomposità moderna.
Così molti dei riti di auspicio che accompagnavano il Capodanno sardo sono andati ormai dimenticati. Interessante forma di auspicio cagliaritana, ormai in rapida estinzione, se non scomparsa del tutto, è l’olieddu, spiegata da Francesco Alziator ne “La Città del Sole” (1984).
Si ponevano delle foglie fresche d’ulivo sulla cenere calda e queste, in seguito a fenomeni di evaporazione prodotti dal calore, subivano bruschi spostamenti. Dagli auspici ricavati, in questo modo, i sardi interpretavano il destino d’amore di due persone. Più le foglie si allontanavano, più il sentimento andava a scemare; viceversa, le foglie più vicine indicano un possibile matrimonio.

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Cagliari, inseguimento ad alta velocità: auto a 200 km/h sulla SS 130, quattro denunciati, il conducente senza patente

Un'auto di grossa cilindrata, inseguita dalla Polizia, ha raggiunto i 200 km/h, sfiorando lo scontro frontale con altri veicoli provenienti dalla direzione opposta.
Momenti di forte tensione si sono verificati ieri tra Cagliari e Assemini, durante un’operazione di pattugliamento da parte dei motociclisti del Nucleo Operativo di Pronto Intervento della Polizia Locale di Cagliari. Durante il servizio, gli agenti hanno individuato un’auto di grossa cilindrata impegnata in manovre estremamente pericolose, mettendo a serio rischio l’incolumità di pedoni e automobilisti. Alla richiesta di fermarsi, intimata dagli agenti, il conducente ha risposto accelerando improvvisamente e dandosi alla fuga.
È così iniziato un inseguimento ad alta velocità lungo la Strada Statale 130, durante il quale il veicolo ha raggiunto i 200 km/h. L’auto in fuga ha più volte sfiorato lo scontro frontale con altri veicoli provenienti dalla direzione opposta, costringendo alcuni automobilisti a manovre d’emergenza per evitare l’impatto.
L’inseguimento si è concluso nei pressi del secondo semaforo di Assemini, dove, grazie a un’azione tempestiva e ben coordinata, gli agenti sono riusciti a fermare il veicolo e a procedere con i controlli. All’interno dell’auto viaggiavano quattro persone. Il conducente è risultato sprovvisto di patente di guida. Tutti gli occupanti sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per il conducente è scattata anche la denuncia per guida senza patente.

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