Il Covid non ferma la solidarietà, è Miracolo di Natale 2021: “Ancora l’ultima ‘spallata’: donate, donate, donate”

Il Covid-19 non frena la generosità. Anche quest'anno è Miracolo di Natale, arrivato al suo "Giubileo" dei 25 anni. Come nel 2020, le gradinate di Bonaria non saranno protagoniste, ma il buon cuore della gente avrà comunque modo di aiutare il prossimo anche in questa edizione.
La pandemia non frena la generosità, il Covid-19 non è un un ostacolo alla solidarietà.
Anche quest’anno sarà Miracolo di Natale 2021.
Un evento che a Cagliari è arrivato alla sua 25esima edizione e che, come sempre, coinvolge tantissimi comuni sardi, da sud a nord dell’Isola: Bosa, Burcei, Decimomannu, Domusnovas, Elmas, Guasila, Iglesias, Maracalagonis, Monserrato, Olbia, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sassari, Selargius, Sestu, Suelli, Villacidro, Villamassargia, Villaputzu. Oltre, ovviamente, al capoluogo.
Certo, per ovvie ragioni legate alle misure anti-assembramento, quest’anno non si potranno vedere le gradinate di Bonaria, come sempre, coperte di generosità. Ma come quella scorsa, infatti, questa edizione si svolgerà alla Caritas-Centro Diocesano di via Po, a Cagliari. Dalle 09 alle 21 di giovedì 16 dicembre, allora, la possibilità per tutti di fare la cosa più bella e natalizia di tutte: “donare, donare, donare”. Del resto, lo storico appello di Gennaro Longobardi, immortale demiurgo dell’iniziativa, è sempre stato chiaro per tutti, da 25 anni a questa parte. Del resto, il buon Gennaro, nato nei difficili quartieri spagnoli napoletani, ha imparato da bambino che cosa significano le privazioni. “Mi feci una promessa. Aiutare chi ha più bisogno di noi. E dal 1996 non ci siamo mai fermati
Oggi, con tanti comuni coinvolti, siamo uniti nella solidarietà”.
La pre-raccolta alimentare si è conclusa da pochi giorni. E il risultato è stato magnifico. Il cuore dei cagliaritani, e non solo, è stato generoso, soprattutto quello dei più giovani, con una quantità incredibile di generi alimentari, a lunga conservazione, messi a disposizione per chi, in questo periodo di crisi esacerbata dalla pandemia, non ce la fa. 1636 le famiglie registrate alla Caritas, che possono trovare un aiuto concreto in quello che per tanti può essere un piccolo gesto di solidarietà. “Nel Miracolo di Natale ognuno di noi può essere importante per gli altri. E tanti volontari si mettono in gioco nella distribuzione sul territorio”, le parole di don Marco Lai.
Pasta, caffè, zucchero, pelati, succhi di frutta e non solo. C’è bisogno di tutto. “Giovedì si potranno donare anche prodotti per l’infanzia, come pannolini, latte in polvere e omogenizzati. Ma anche articoli per l’igiene e la pulizia personale, specie per i bambini. E poi, giocattoli. Perché così è Natale per tutti”.

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Una mamma sarda offre passaggi ai ragazzi di notte: “Meglio un tragitto sicuro in più che una tragedia in meno”

Un passaggio sicuro per tornare a casa: l’iniziativa di una mamma sarda in aiuto dei giovani.
Un gesto semplice, ma che può fare la differenza tra una serata da ricordare e una notte da dimenticare. A offrirlo è Patrizia Atzeni, 47 anni, mamma e residente nel Sud Sardegna, che ha deciso di mettersi in gioco per un progetto tanto concreto quanto prezioso: accompagnare a casa, in sicurezza, i ragazzi che escono la sera, soprattutto da discoteche e locali.
L’idea nasce da un sentimento che accomuna tanti genitori: l’attesa silenziosa di un messaggio nella notte, la preoccupazione costante per chi è in giro, magari stanco o alterato dall’alcol. Patrizia, invece di restare con le mani in mano, ha scelto di agire. La sua iniziativa è ancora in fase iniziale, ma ha già tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nei fine settimana.
“Non giudico nessuno”, spiega. “Offro solo un’alternativa sicura”. La sua auto è attrezzata per ogni evenienza: un thermos di tè caldo, coperte per chi ha freddo e anche sacchetti per chi ha esagerato con l’alcol. Ma soprattutto, offre attenzione, umanità e zero giudizi.
Il servizio è disponibile prevalentemente nei fine settimana, ma Patrizia è pronta a rendersi utile anche in altri momenti, se necessario. I costi sono modici, pensati per essere accessibili a tutti: gli amici possono dividere la spesa e i genitori dormire più tranquilli. L’obiettivo non è fare impresa, ma prevenzione.
“Meglio un passaggio in più che una tragedia in meno”: con questa frase, Patrizia sintetizza l’anima del suo progetto. Una proposta che unisce buon senso, empatia e spirito di comunità, e che potrebbe presto diventare una rete strutturata di mobilità responsabile.
Per chi ha bisogno, basta una chiamata o un messaggio. Per chi conosce qualcuno che potrebbe usufruirne, un semplice passaparola può fare la differenza. Patrizia è pronta. E forse, da oggi, qualche genitore potrà chiudere occhio un po’ più serenamente.

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