“Kasteddu Allichirita”, Maurizio tra i non selezionati ma maniche rimboccate da tempo: “Se mi chiamassero? Pronto a mettermi al lavoro”

"Kasteddu Allichirita", la voce di un cittadino. Maurizio non è tra i 14 cagliaritani a essere stati convocati, ma lui le maniche ce le ha comunque rimboccate da tempo. "Se mi chiamassero, prossimamente o in futuro? Sarei subito pronto al lavoro". Uno dei tantissimi cagliaritani, sardi e italiani che vuole dare il suo contributo alla società.
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Dallo scorso lunedì 8 novembre al via “Kasteddu Allichirita”, un’attività di pulizia, sostenuta dal Servizio Igiene del Suolo e dai Servizi Sociali del Comune di Cagliari, per le vie di Villanova, Castello e Stampace. A essere coinvolti i beneficiari del Reddito di di Cittadinanza, selezionati al momento in 14, divisi in tre squadre, sotto la supervisione di un tutor.
Tra i tanti non convocati di Cagliari, c’è anche Maurizio Sansone, 49 anni e tanta esperienza nel mondo dell’edilizia. Poi la crisi, la disoccupazione e ora l’Rdc gli dà una mano per vivere. Da parte sua ovviamente nessuna polemica sulle convocazioni, ma a Maurizio non piace certo stare con le mani in mano. E allora a una possibile futura, chiamata lui risponderebbe “presente”. “Tempo fa diedi la mia disponibilità all’Ufficio del Lavoro. Se mi chiamassero per questi lavori di pubblica utilità? Sarei subito pronto al lavoro, anche l’indomani”.
Dai destinatari una partecipazione su base volontaria e gratuita. Un’adesione che rappresenta una sorta di restituzione alla comunità del contributo percepito. E Maurizio, di certo, è uno dei tantissimi beneficiari del Reddito di Cittadinanza di cui forse si parla troppo poco: quelli che non vogliono vivere solo di assistenza ma vogliono essere utili e produttivi per la società.

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Un nuovissimo murale in Sardegna celebra un rito antico e particolarissimo: dove ci troviamo? Di che si tratta?

Dove ci troviamo? Di quale rito stiamo parlando? Vi spieghiamo tutto oggi, in questo nuovo articolo!
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Nel cuore della Sardegna, a Gadoni, prende vita una nuova opera firmata dall’artista Mauro Patta. Con i suoi 56 metri quadrati, il murale del 2025 celebra l’antico rito di “Is Fraccheras” (o i fasci), una tradizione unica nel suo genere che affonda le radici nella cultura più autentica dell’isola.
Is Fraccheras è un antico rito popolare di Gadoni che rievoca il culto dei morti: durante la festa, uomini del paese trasportano per le vie del centro grandi fascine di ferula e asfodelo, che vengono poi incendiate, richiamando un’usanza ormai in disuso.
Patta, noto per il suo impegno nel raccontare attraverso i muri storie, miti e rituali sardi, descrive quest’opera come un omaggio al folklore locale e alla memoria collettiva di Gadoni. Con colori vividi e una composizione che cattura il movimento e l’energia del rito, l’artista trasforma lo spazio urbano in una vera e propria galleria a cielo aperto, dove storia e arte si incontrano.
In un post sui social, Mauro Patta ha voluto anche esprimere la sua gratitudine: “Un ringraziamento al Sindaco Francesco Peddio e a tutta l’amministrazione comunale per la fiducia e grazie a tutta la comunità per la splendida ospitalità”.
L’opera rappresenta un ponte tra passato e presente, tra tradizione e contemporaneità, ricordando a chi osserva l’importanza di preservare e valorizzare le radici culturali.

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