Primo tempo senza reti all’Unipol Domus e poco spettacolo. I giallorossi manovrano senza ritmo, ma i sardi difendono bene. Nella ripresa gli animi si accendono, sblocca la partita Pavoletti, ma i pochi minuti la Roma pareggia e poi raddoppia. Il Cagliari ci crede fino all’ultimo, ma incassa l’ennesima sconfitta.

Primo tempo. Primi minuti di gioco e il Cagliari è arroccato nella sua metà campo. Arriva, però, all’8 un’ottima occasione gol per i padroni di casa: sventagliata di Marin per Bellanova che defilato esplode il destro, ma la palla finisce sulla traversa.  a 20’ dal fischio d’inizio l’unico momento saliente è stato il destro di Bellanova, nonostante la Roma sosti costantemente in zona Cragno. scintille in campo tra Lykogiannis e Karsdorp: Pezzuto riporta subito la calma. Mezz’ora di gioco e giro di palla dei giallorossi, mentre i rossoblù attendono nella loro metà campo. Al 35’ la fortuna premia i sardi: lunga azione della Roma, Zaniolo-Vina e Abraham che davanti a Cragno sbaglia e manda a lato. Primo giallo del match: fallo di Zaniolo su Marin. Un’ altra occasione mancata per il Cagliari: discesa di Lykogiannis che nella mischia cerca Joao Pedro, ma la palla viene intercettata dalla difesa ospite. Due i minuti concessi dal direttore di gara.  Primo tempo senza reti all’Unipol Domus e poco spettacole. I giallorossi manovrano senza ritmo, ma Mazzarri può ritenersi soddifatto della sua difesa.

Secondo tempo. Cambio nella Roma: El Shaarawy per Mkhitaryan. A sbloccare la partita al 52’ ci pensa Pavoletti: cross di Marin, Bellanova la tocca in maniera fortuita e l’attaccante livornese non sbaglia. Cagliari in vantaggio, ma la Roma non molla e si gioca un altro cambio: Afena per Vina. Sette minuti dopo Pavoletti cerca il raddoppio, ma lo divora da ottima posizione davanti a Rui Patricio. Al 62’ spreca l’occasione del pareggio anche Zaniolo che, su cross di El shaarawy, di testa non inquadra la porta. Al 67’ ci prova Pellegrini, ma davanti a Cragno spara sul montante. Si sono infuocati gli animi all’Unipol Domus: tra Roma e Cagliari è un continuo botta e risposta. Al 71’ Ibanez regala il pareggio alla sua squadra. Arriva il giallo anche per Lykogiannis. Raddoppio della Roma al 78’: su punizione Pellegrini pennella il destro all’incrocio di pali e si becca pure un giallo per eccesso di esultanza. Ammonito anche Abraham. Mazzarri sostituisce Grassi con Oliva. La Roma sostituisce, invece, Zaniolo con Calafiori. Un minuto dopo anche nel Cagliari Keita prende il posto di Deiola. Giallo per Calafiori per trattenuta su Bellanova. Un altro cambio nella Roma: Veretout lascia per Kumbulla. Vengono concessi 6’ di recupero. Il Cagliari ci crede, ma perde.

CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Zappa, Ceppitelli, Carboni, Lykogiannis; Bellanova, Grassi (79’ Oliva), Marin, Deiola (82’ Keita); Joao Pedro, Pavoletti. A disposizione: Aresti, Radunovic, Altare, Obert, Oliva, Delpupo, Farias, Keita, Pereiro.

ROMA (4-3-2-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina (57’ Afena); Cristante, Veretout (90’ Kumbulla9; Zaniolo (81’ Calafiori), Mkhitaryan (46′ El Shaarawy), Pellegrini; Abraham. A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Darboe, Bove, Volpato, Felix Afena, Zalewski, El Shaarawy, Perez, Shomurodov, Tripi.

Arbitro: Pezzuto di Lecce

Marcatori: Pavoletti 52’, Ibanez 71’, Pellegrini 78’,

Ammoniti: Zaniolo, Lykogiannis, Pellegrini, Abraham, Calafiori,

«Tartarughe e testuggini sono rettili molti antichi e particolari, quando pensiamo ad esse la prima cosa che ci viene in mente è probabilmente il loro duro carapace, sistema difensivo che in molti casi le rende una “pietanza complicata” per molti predatori.»

Il dottor Daniel Zoboli, paleontologo dell’Università di Cagliari, ci conduce per mano in un viaggio all’indietro del tempo, quando animali che fatichiamo anche a immaginare erano molto diffusi.

Frammenti ossei di tartaruga dal guscio molle dell’Eocene di Nuraxi Figus (Museo PAS-Martel di Carbonia)

«Quello che forse molte persone non sanno è l’esistenza di un particolare gruppo di questi animali che è sprovvisto del caratteristico guscio rigido e ricoperto di placche cornee. Questo è il gruppo delle cosiddette “tartarughe dal guscio molle”.»

Niente placche cornee – su dorso e ventre – per quelli che, come chiarisce il dottore, erano voraci predatori, sebbene dall’aspetto (per noi) bizzarro.

«Attualmente sono diffuse nei fiumi e nei laghi africani, asiatici e americani ma un tempo erano presenti anche in Europa. I loro fossili sono infatti relativamente comuni in molti depositi sedimentari cenozoici tra cui quelli che oggi affiorano in Sardegna. I primi fossili sardi di queste particolari tartarughe sono stati raccolti dal paleontologo Domenico Lovisato nell’area di Cagliari tra la fine dell’800 e i primi del 900 ma altri interessanti reperti sono venuti alla luce nella seconda metà del secolo scorso e sono stati studiati dalla paleontologa sarda Ida Comaschi Caria.»

Carapace di tartaruga dal guscio molle del Miocene di Cagliari (Museo D. Lovisato di Cagliari)

«In un recente lavoro pubblicato assieme ad altri colleghi di diversi istituti, abbiamo fatto un sunto sulle conoscenze riguardanti le tartarughe fossili della Sardegna ed è emerso che le “tartarughe dal guscio molle” sono tra le più antiche e numerose nella nostra isola» chiarisce lo studioso. «I fossili più antichi risalgono infatti all’epoca chiamata Eocene (circa 50 milioni di anni) e sono stati ritrovati nella miniera di carbone di Nuraxi Figus (Gonnesa). Quelli più recenti, si fa per dire, risalgono invece ad appena 7-10 milioni di anni fa e provengono dall’area di Cagliari.»

Tartaruga dal guscio molle africana (Trionyx triunguis) (da Wikipedia)

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