La ricetta Vistanet di oggi: “Filatrotta”, l’anguilla più saporita, cucinata in umido
I pescivendoli lo sanno bene,“Acciappai s'anguidda po sa coa” è difficilissimo tanto che ne è nato un proverbio, ma i clienti più esigenti quando le comprano le scelgono una per una, perché c'è una regola: non devono essere più grosse dell'indice. Ecco come si preparano
Filatrotta, (o Filatrota) anguidda, ambidda, zingorra, sono tanti i modi di chiamare l’anguilla in Sardegna, e tanti i modi di prepararla. Questo è un classico della nostra tradizione e si prepara un po’ in tutta la l’Isola. In tanti distinguono l’anguilla dalla filatrotta come se fossero pesci diversi, in realtà quest’ultima è sempre l’anguilla, ma in una fase precisa del suo ciclo vitale, quando cioè si sta preparando per migrare nel Mar dei Sargassi per riprodursi, e secondo gli intenditori questo è il periodo in cui è più grassa e saporita.
Ingredienti:
8 anguille
2 spicchi d’aglio
una foglia di alloro
1 bicchiere di vernaccia
400 gr. di pomodori pelati
1 ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine
sale e pepe
Pulite le anguille con carta da cucina per renderle meno viscide. Evisceratele, tagliate le teste e dividetele in tocchetti. In un tegame coprite il fondo con l’olio e fate rosolare l’aglio schiacciato, con la foglia d’alloro, unite le anguille e fatele saltare 5 minuti, aggiungete la vernaccia e fate sfumare. Aggiungete i pomodori e fate cuocere a fiamma bassa per circa 15 o 20 minuti a seconda delle dimensioni delle anguille. A cottura ultimata aggiungete una spruzzata di prezzemolo tritato.
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