Isole nell’Isola: alla scoperta degli arcipelaghi della Sardegna

L'Isola più estesa è Sant’Antioco, collegata alla Sardegna da un ponte, ma geograficamente un'isola vera e propria. Con 108,9 chilometri quadri è la quarta isola più grande d'Italia, dopo Sicilia, Sardegna e isola d'Elba. San Pietro e l'Asinara con circa 51 km quadrati ciascuna seguono in sesta e settima posizione.
«Porzione di terra emersa completamente circondata dalle acque»: così l’enciclopedia Treccani definisce il termine isola. Una parola, quest’ultima, che per i sardi costituisce spesso il sinonimo perfetto, la definizione essenziale della propria Terra. Eppure, se si guardasse attentamente la cartina della Sardegna, ci si potrebbe facilmente accorgere che l’antica Ichnusa, circondata da arcipelaghi, atolli e scogli di piccole e grandi dimensioni, è quasi un continente a sé stante, un pianeta con i suoi satelliti.
La Sardegna è la regione italiana che annovera un maggior numero di isole nel suo territorio. Secondo il censimento del sito di radioamatori “Italian island awards” sono ben 227 le isole di Sardegna, ovvero quei territori privi di una continuità con l’Isola madre.
L’arcipelago de La Maddalena conta ben 65 isole e isolette, ma la voce grossa, seppur in un territorio molto più ampio, la fa la Gallura con 74 “zolle di terra”. 14 sono tra il Nuorese e l’Ogliastra, 17 nel sassarese, 12 tra Campidano e Planargia e 45 nel Sulcis Iglesiente e Gerrei.
L’Isola più estesa è Sant’Antioco, collegata alla Sardegna da un ponte, ma geograficamente un’isola vera e propria. Con 108,9 chilometri quadri è la quarta isola più grande d’Italia, dopo Sicilia, Sardegna e isola d’Elba. San Pietro e l’Asinara con circa 51 km quadrati ciascuna seguono in sesta e settima posizione.
Sant’Antioco è composta da due comuni, quello omonimo, assai popoloso, e Calasetta, più piccolo e situato sulla punta nordoccidentale, con vista sull’Isola di San Pietro. Centro abitato di quest’ultima è Carloforte, borgo di pescatori liguri arrivati qui a partire dal XVIII secolo. L’Asinara è invece completamente disabitata. Fino al 1998 è stata la sede di un carcere di massima sicurezza, il più duro e isolato d’Italia, oggi è uno splendido parco naturale.
Di grande rilevanza sia per estensione, che per numero di abitanti è l’Arcipelago de La Maddalena. L’isola madre, La Maddalena, è la seconda più popolosa della Sardegna dopo Sant’Antioco. Le altre componenti dell’arcipelago sono Caprera, sede della casa di Garibaldi, l’isola di Santa Maria, Santo Stefano, Razzoli, Spargi e la suggestiva Budelli, abitata ancora oggi dall’anziano custode e teatro della celeberrima e incantevole Spiaggia Rosa.
Sempre facenti parte dell’arcipelago maddalenino sono le isole di Mortorio e Soffi, situate al largo della Costa Smeralda, ben più a sud delle isole principali.
Selvaggia, affascinante e dalla forma suggestiva è l’isola di Tavolara, al largo della Gallura. Si tratta di una vera e propria montagna che affiora dal mare. La cima più alta raggiunge i 565 metri sul livello del mare, un fatto sorprendente se pensiamo che l’isola sia di soli 5,9 chilometri quadrati. Poco distanti le isole di Molara e Molarotto.
Al largo di Villasimius troviamo due isolotti di grande interesse naturalistico, l’isola dei Cavoli e Serpentara, mentre a ovest, davanti al litorale di Cabras si staglia solitaria e selvaggia l’isola di Mal di Ventre, Malu entu in sardo.
Diverse le particolarità da menzionare sulle isole di Sardegna. Non tutti sanno per esempio che tra le 227 isole sarde ce ne sono due lacustri. Si tratta dell’isola di Monte Paza, sul lago Omodeo, e dell’Isola del Lago Alto, nel bacino del Flumendosa.
In due casi le isole di Sardegna sono state rivendicate come territorio extranazionale e quindi con una sovranità distinta da quella dell’Italia. Tavolara fu considerato un Regno a sé stante dai componenti della famiglia Bertoleoni, che qui si stabilì negli anni ’30 dell’800. Diversa l’”epopea” della Repubblica di Malu Entu (Mal di Ventre), che fu dichiarata tale e indipendente dall’indipendentista sardo Salvatore “Doddore” Meloni a cavallo tra il 2008 e il 2009. Le forze dell’ordine la sgomberarono nel gennaio del 2009, ponendo materialmente fine alla piccola Repubblica.
Un’altra grande particolarità delle isole sarde riguarda senza dubbio l’Isola di San Pietro, vera e propria enclave ligure in territorio sardo. L’isola, in precedenza completamente disabitata e insalubre, fu occupata a partire dal ‘700 da un gruppo di pescatori liguri provenienti dall’isola tunisina di Tabarka. Qui fondarono la città di Carloforte, abitata ancora oggi dai discendenti del nucleo fondatore e da altri liguri che qui si stabilirono. A Carloforte si parla infatti tabarchino, un dialetto genovese tramandato di padre in figlio da a partire dai primi abitanti dell’isola.
L’aneddoto più originale riguarda lo Scoglio del Pastore, al largo delle isole di La Vacca e del Toro: fu raso al suolo in un’esercitazione militare di fine ‘800. Si tratta dell’unica isola italiana di cui si abbia notizia, che sia scomparsa totalmente per mano dell’uomo.
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