Sapevate che anche i cani possono donare il sangue e salvare la vita ai loro simili?

Forse non tutti sanno che anche ai cani, come per le persone, può capitare di aver bisogno di una trasfusione. E sempre di più cani diventano donatori di sangue. In foto Gaia dopo aver donato il sangue quando era ospite del rifugio La Casa di Bingo, prima della sua adozione.
Esattamente come succede per le persone, anche per i cani o gatti ci può essere bisogno di una trasfusione. E anche in Italia sempre più cani diventano donatori di sangue per altri animali.
Il bisogno di sangue è sempre presente, indipendentemente dalla specie. Come per gli umani anche gli animali hanno diversi gruppi sanguigni e bisogna fare attenzione alla compatibilità nel momento di fare una trasfusione, per evitare di scatenare reazioni immunitarie nei confronti di sangue estraneo – molto pericolose per l’animale già in difficoltà. I cani hanno un gruppo sanguigno, che può essere tipizzazione DEA positivo o DEA negativo. I DEA negativo possono donare a tutti, ma ricevere solo DEA negativo (proprio come lo zero umano).
Non tutti gli animali però possono diventare donatori di sangue. Il cane/gatto donatore deve:
- essere clinicamente sano
- avere un’età compresa tra 2 e 8 anni
- avere un peso superiore ai 25 chili se cani o ai 5 chili se gatti
- essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie e i relativi richiami previsti
Nei Paesi anglosassoni come Regno Unito e Stati Uniti esistono dei centri di raccolta di sangue animale. La maggior parte è servito proprio da donazioni volontarie di animali domestici, e i padroni talvolta ricevono prestazioni veterinarie a prezzi agevolati o piccoli omaggi. Ci sono però anche banche che mantengono allevamenti di animali al fine di prelevare loro il sangue periodicamente – una soluzione controversa, ma che è ritenuta necessaria per avere un minimo di disponibilità per le cliniche.
In Italia la medicina trasfusionale veterinaria è regolamentata dalle linee guida del Ministero della salute, che prevedono che in caso di necessità i professionisti si avvalgano di enti certificati per la raccolta. Un esempio è la Banca del sangue canino dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Altri centri noti sono a Milano, presso la facoltà di medicina veterinaria dell’Università degli Studi, e a Perugia, nella sezione di Medicina interna del dipartimento di patologia diagnostica e clinica veterinaria dell’Università.
Da qualche tempo, poi, nel nostro Paese è nato un altro servizio, quello delle banche dati di cani e gatti donatori. Una di queste iniziative si chiama DogBloodDonors (DbD) ed è patrocinata dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) e della Federazione nazionale ordine veterinari italiani (Fnovi).

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