Roberta Mamusa, madre di Manuel Piredda, è stata condannata dal Tribunale di Cagliari per aver diffamato Valentina Pitzalis.

A renderlo noto è proprio Valentina Pitzalis, la cui accusa di omicidio nei confronti del muratore morto nel rogo di Bacu Abis, è in fase di archiviazione. In quel rogo la donna rimase sfigurata in viso. Secondo la Procura sarebbe stato Piredda ad aggredire Valentina Pitzalis, per poi rimanere ucciso nell’incendio.

«Roberta Mamusa – scrive la donna – è stata condannata per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa e web nei miei confronti. Il giudice ha deciso che dovrà pagare una multa di €800 e una provvisionale di €5000. Ora, io sono contenta che abbia ricevuto l’ennesima condanna, tuttavia trovo ridicola la pena che le è stata inflitta».

«Valentina Pitzalis ha finalmente ottenuto un primo riconoscimento delle ingiuste sofferenze patite in questi lunghi anni a causa dell’attività persecutoria orchestrata nei suoi confronti dalla Mamusa e dai suoi sostenitori – scrivono gli avvocati di Valentina Pitzalis Adriana Onorato e Cataldo Intrieri -. Attendiamo ora fiduciosi che l’Autorità Giudiziaria assuma tutti i più opportuni ed urgenti provvedimenti a tutela di Valentina, vittima, oltre che della furia omicida del suo ex marito, anche dello stalking ancora oggi posto in essere dai genitori del suo carnefice. Basti pensare che, pur dopo l’odierna condanna, la Mamusa ha già dichiarato sul web “lo rifarei altre mille volte”».

I genitori di Manuel Piredda, il muratore di Gonnesa morto nell’incendio della sua abitazione a Bacu Abis il 17 aprile 2011, hanno tenuto oggi a Cagliari una conferenza stampa.

Giuseppe Piredda e Roberta Mamusa hanno esposto le ragioni dell’opposizione, dopo che nei giorni scorsi è arrivata la richiesta di archiviazione per Valentina Pitzalis da parte del procuratore aggiunto di Cagliari Gilberto Ganassi.

I genitori del ragazzo si oppongono alla decisione della Procura e dall’inizio della vicenda sostengono che il figlio sia stato ucciso dall’ex moglie e che il rogo sia stato da lei inscenato per mascherare il presunto omicidio. Le indagini degli ultimi tre anni da parte della magistratura vanno in senso diametralmente opposto: sarebbe stato Piredda a convocare Valentina Pitzalis a casa sua con l’obiettivo di dare vita a un omicidio-suicidio.

Ora la richiesta di riesumazione della salma per verificare che nella mano dell’ex muratore non ci siano capelli non bruciati.