È stato presentato ieri al Fico d’India, Poetto di Cagliari, il secondo libro del triatleta e comico Roberto Zorcolo “Tutto è possibile. Testa, cuore e gambe”.

Si tratta di un secondo volume della saga di “Tutto è possibile”, che segue il primo, intitolato “Lo sport e l’asma”.

«È un libro autobiografico raccontato da un letto di ospedale, durante un mio ricovero, in cui scrivo pensando alle gare future e cercando in qualche modo di far passare le ore interminabili che si vivono quando ci si trova in questa condizione – racconta Zorcolo -. Mi fanno compagnia diversi personaggi, il classico vecchietto a cui ti affezioni e con cui fai cricca, o quelli che ho soprannominato simpaticamente “le tre disgrazie”, tre persone ricoverate con diversi problemi che li raccontano e si mettono a nudo».

«I libri che scrivo sono motivazionali ed emotivi – prosegue l’autore – dato che raccontano parti importanti della mia vita.Ci si mette a nudo e si raccontano momenti che molti non conoscono. Ovviamente non mancano mai la goliardia e le battute in un mix tra emozioni e comicità».

Un libro che Zorcolo ha scritto anche per dare coraggio a tutti coloro che in questo momento stanno combattendo la propria battaglia personale: «Basta che ognuno sostituisca la parola asma con qualsiasi altro tipo di problema, ed è possibile immedesimarsi in questa situazione. Sono problemi che, al di là di quello che è il mio, abbiamo un po’ tutti nella vita».

«La presentazione di ieri – spiega il comico e triatleta – è stata la prima dopo il lockdown e l’ho vissuta un po’ come un nuovo inizio. Mi ha fatto compagnia come al solito il mio amico Massimiliano Medda con cui condivido l’avventura di questo libro, della scrittura e dello sport (ha iniziato a correre dopo aver letto il mio libro). Ci siamo divertiti, ora speriamo che il messaggio libro arrivi al cuore delle persone».

Il libro, pubblicato con la casa editrice La Zattera, è stato distribuito in tutta Italia ed è già disponibile in libreria.

L’evento è stato inserito nella rassegna letteraria DIALOGHI DI CARTA 2020 organizzata dall’Associazione Culturale La Fabbrica Illuminata. A presenziare la serata Paolo Montaldo, direttore editoriale de La Zattera Edizioni e moderatore insieme a Massimiliano Medda della presentazione e l’attrice Valentina Sulas, responsabile dell’intera programmazione.

di Roberto Zorcolo

Il Covid-19 fa saltare anche la gara più attesa per i Triathleti accaniti e amanti del grande marchio Ironman in Sardegna.

In una nota ufficiale indirizzata agli atleti, l’organizzazione ha sciolto dubbi e speranze:«Per motivi legati alla sicurezza e in linea con le autorità della Regione Sardegna, in relazione alla pandemia COVID-19, l’evento in programma per il 25 ottobre, non potrà svolgersi nel 2020 e tornerà il 24 ottobre 2021».

Per tutti gli atleti dunque, l’iscrizione verrà automaticamente spostata al 2021.

Si infrangono così le già labili speranze di quegli irriducibili romantici che speravano in un miracolo, visto e considerato che, nonostante le condizioni legate alla pandemia siano decisamente peggiori rispetto al nostro territorio, in altre zone come l’Emilia Romagna le gare avranno comunque il loro start (per ora).

In sostanza le competizioni vengono confermate creando però ulteriori disagi ai partecipanti in quanto, sempre leggendo dalla mail ufficiale del sito, gli eventi vengono posticipati di una settimana senza prendere in considerazione il disagio che per ovvi motivi logistici creano agli atleti. Insomma, la pandemia genera anche tanta ma tanta confusione tra gli organizzatori.

Proprio poche settimane fa avevamo sentito il presidente FITRI Carlo Spanu in merito elle future gare in Sardegna e al fatto che tutti si auspicavano che l’evento tanto atteso, come il primo Ironman in Sardegna, venisse confermato specialmente dopo l’impegno del direttore Andrea Mentasti.

Nulla di fatto dunque, tanta delusione tra le chat dei vari club Sardi e non solo. Questo evento avrebbe generato un indotto importante anche per le strutture ricettive e per tutto il turismo Sardo, come già dichiarato alla presentazione del grande evento dall’Assessore Gianni Chessa, che aveva fortemente voluto questo evento, credendo fin dall’inizio nel progetto Ironman.

L’Emilia Romagna, nonostante la confusione, resiste, la Sardegna invece si ferma. Giusto quindi annullare l’evento nell’Isola? Chissà, Punti di Vistanet.