All’indomani della sconfitta col Milan, Zenga saluta e ringrazia: «Un’esperienza che porterò sempre con me»

Zenga, a un passo dall'addio al Cagliari, ringrazia e riconosce le difficoltà attraversate
A seguito della sconfitta col Milan, Giulini decide di congedare Walter Zenga dal ruolo di allenatore. Ora Eusebio Di Francesco potrebbe essere il nuovo ct.
“Il presidente ha deciso di cambiare ed è nel suo diritto agire per il meglio della società”, dice il ct, riportato da Cagliari Calcio. “Personalmente non ho niente da rimproverarmi, in questo momento era complicato fare di più, forse l’unico nostro difetto è stato quello di avere fatto subito i 10 punti che ci hanno messo al riparo. Al di là di ogni discorso, voglio ringraziare tutti: dalla dirigenza al team manager fino ai massaggiatori, e ovviamente i ragazzi che ringrazio che mi hanno permesso di vivere un’esperienza che non dimenticherò e porterò sempre con me”.
“È nel diritto di qualsiasi presidente farlo, e se ha deciso così ha avuto buoni motivi per farlo. Io non ho niente da rimproverarmi. Era complicato fare di più. E’ stata un’esperienza unica, allenare in queste condizioni è davvero complicato, ma i giocatori hanno fatto vedere di saper giocare un gran calcio e di avere potenzialità per portare il Cagliari dove il presidente spera e desidera”.
Serata amara per i rossoblù a San Siro: Milan – Cagliari finisce 3-0

Il Cagliari a San Siro si inchina alla furia rossonera, che con un rigore sbagliato cala il tris lasciando la porta di Donnarumma intatta. Finisce il campionato del Cagliari con 45 punti in classifica e un girone di ritorno dal sapore amaro.
A fermare la furia del Milan nel primo tempo ci pensa Cragno, forte di aver parato un rigore a Ibrahimovic, ma impotente e incolpevole sull’autogol di Klavan che davanti ad una strepitosa giocata di Leao regala, nei primi 45’, il vantaggio ai rossoneri. Due gol in pochi minuti, Ibra prima e Castillejo dopo, permettono al Milan di godersi una partita in cui giocano e si divertono facendo trottare i rossoblù. Partita priva di emozioni per i ragazzi di Zenga, alla sua ultima partita da allenatore del Cagliari, se non per il rientro in campo, negli ultimi 2 minuti per Leonardo Pavoletti.
Primo tempo. A San Siro si fa sentire subito il Milan con il primo corner del match a soli 2’ dal fischio d’inizio. Al 6’ Lykogiannis crossa dalla sinistra, Simeone si muove bene ma viene anticipato da Kjaer. Pasticcio nella difesa sarda: palla persa da Walukiewicz ne approfitta Leao che controlla con la suola e batte Cragno: palo, ma un Klavan poco reattivo manda la palla in rete. Rossoneri in vantaggio. Il Milan ha beneficiato del terzo autogol in questo campionato, meno solo di Roma e Bologna (quattro entrambe). Al 16’ Castillejo riceve un invito dalla sinistra e prova il rasoterra: Cragno abbraccia un tiro debole. Al 23’ grane riflesso di Cragno che para un tiro pericolosissimo di Ibra. Subito dopo Leao in rovesciata cerca il gol ma spezza la traversa: grande acrobazia dell’attaccante rossonero.
Partita bloccata dopo 25’: Serra concede il cooling break. Al 33′ tegola nel Milan: Leao accusa una fitta all’inguine, lo staff medico valuta e prova a farlo proseguire, ma qualche minuto dopo prende il suo post Bonaventura, nella sua ultima gara con la squadra milanese. Intanto al 36’ occasione Cagliari: Kjaer anticipa Simeone di tacco, la palla arriva a Pereiro che dalla distanza non trova il riflesso della porta. Calcio di rigore per i padroni al 43’: Walukiewicz in area tocca la palla con il braccio: davanti a Cragno si presenta Ibrahmovic, ma l’estremo difensore rossoblù imperturbabile para con grande sicurezza il tiro dell’attaccante rossoblù. Giallo anche per Faragò e punizione per Milan. Tre i minuti di recupero concessi da Serra. Finisce il primo tempo a San Siro con il Milan in vantaggio di un gol grazie al regalo di Klavan.
Secondo Tempo. Errore di Calhanoglu in area si divora al 47’ il gol che avrebbe potuto chiudere la partita. Punizione per i rossoneri al 53’: calcia dalla tre quarti di destra di Calhanoglu: Kjaer pizzica il pallone di testa ma non inquadra la porta. Arriva al 55’ il gol del raddoppio del Milan: Ibrahimovic riscatta il rigore sbagliato nel primo tempo: Cragno è impotente davanti a tanta forza. Milan 2- Cagliari 0. Neanche il tempo di realizzare il 2.0, che il Cagliari incassa il terzo gol ad opera di Castillejo letale per Cragno. Il Cagliari sotto per 3-0, prepara i primi cambi, ma anche Poli sembra pensare a delle sostituzioni. Zenga sostituisce Klavan, Ceppitelli e Pereiro, per lasciare lo spazio a Carbini, Ladinetti e Paloschi. Triplo cambio anche nel Milan: Saelemaekers, Daniel Maldini e Brescianini per Calhanoglu, Castillejo e Bennacer.
Per entrambe le compagini forze fresche in campo. Cooling break anche nel secondo tempo al 74. Ponti a ripartire con un ulteriore cambio per Zenga: dentro Marigosu e fuori Ionita. Segue Poli: fuori Kjaer e dentro Duarte. All’80 Ibrahimovic sorprende la difesa rossoblù con uno scatto fino alla linea di fondo, palla dietro ma Bonaventura viene preso in controtempo. Ultimo cambio per Zenga che esaudisce il sogno di Leo Pavoletti: il livornese, che non giocava dallo scorso 25 agosto, torna in campo dopo due infortuni al crociato, a lasciargli il posto, dopo l’abbraccio Giovanni Simeone. Serra concede 2’ di recupero. Finisce 3-0 a San Siro, il Milan chiude al sesto posto, il girone di ritorno per il Cagliari molto amaro che conclude il campionato con 45 punti.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer (79’ Duarte), Gabbia, Hernandez; Kessie, Bennacer (65’ Bennacer); Castillejo (65’ Maldini), Calhanoglu (65’ Saelemaekers), Leao (38’ Bonaventura).; Ibrahimovic. A disposizione: Begovic, A. Donnarumma; Duarte, Laxalt; Biglia, Bonaventura, Brescianini, Paquetà, Saelemaekers, Torrasi; Colombo, Maldini. Allenatore: Pioli.
CAGLIARI (3-5-1-1): Cragno; Walukiewicz, Ceppitelli (62’ Ladinetti), Klavan (62’ Carboni); Mattiello, Faragò, Nandez, Ionita (79’ Marigosu), Lykogiannis; Pereiro (62’ Paloschi); Simeone (89’ Pavoletti). A disposizione: Rafael, Ciocci; Carboni, Pisacane; Birsa, Delpupo, Ladinetti, Lombardi, Marigosu; Paloschi, Pavoletti, Gagliano. Allenatore: Zenga.
Arbitro: Serra di Torino
Marcatori: Klavan 11’ (autogol), Ibrahimovic 55’, Castillejo 57’.
Ammoniti: Pereiro, Faragò, Cragno, Saelemaekers,

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