Quartu, dichiarazioni sui dipendenti comunali in smart working: il sindaco chiarisce

Avevano suscitato molte polemiche le dichiarazioni del sindaco di Quartu,. Aveva detto che su 300 dipendenti in smart working solo 25 avevano lavorato veramente durante il lockdown, oggi, Delunas spiega il senso delle sue affermazioni
«Vorrei chiarire e spiegare alcune mie dichiarazioni un po’ provocatorie – spiega Delunas in un comunicato- sebbene in parte fraintese, riguardanti le risorse umane dell’Ente, in particolare per quanto riguarda i ‘numeri’, che volevano soltanto evidenziare l’esigenza di limitare quanto più possibile lo smart working e quindi riavere quanto prima il personale in servizio in Palazzo».
«Voglio infatti ricordare – prosegue il sindaco di Quartu – che il numero dei dipendenti del Comune di Quartu, a causa del prolungato blocco delle assunzioni che ci ha imposto lo Stato e al pensionamento di tanti lavoratori, è decisamente inferiore al fabbisogno. Per questo anzi ringrazio tutti coloro che quotidianamente si prodigano perché la macchina amministrativa vada avanti tra mille difficoltà. Ed è evidente che lo abbiano fatto anche durante la fase emergenziale della pandemia di Coronavirus, nonostante il problema della carenza di personale si sia esplicitato con ancor maggior evidenza».
Come aveva spiegato Delunas con le sue prime dichiarazioni, alcuni servizi del Comune durante il lockdown sono rimasti completamente bloccati e tante pratiche inevase, in quanto il Comune non ha un archivio digitale.
«Di sicuro infatti non solo noi, ma tutte le pubbliche amministrazioni italiane si sono trovate in difficoltà perché non pronte, anche dal punto di vista informatico, alla gestione di una emergenza di tale portata, anche a causa delle normative introdotte proprio per imporre restrizioni riguardo la presenza in sede del personale, oltre che degli utenti. Ma ora che la situazione sta tornando alla normalità sarebbe importante che tutti gli uffici ‘in sofferenza’ riprendano ad operare come sempre. Pur capendo la validità del sistema organizzativo basato sullo smart working, per chi ha bambini, reputo infatti che andrebbe meglio regolamentato e affinato, così come detto anche dall’Assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda. La volontà dell’Amministrazione comunale – ha concluso il Primo Cittadino – è quindi quella di far rientrare i dipendenti nelle sedi comunali, ovviamente nel rispetto della massima sicurezza».

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