(VIDEO) Lo spettacolo mozzafiato del litorale di Alghero ripreso dal drone

Lo spettacolo è di una bellezza difficile da descrivere.
Il Comune di Alghero ha pubblicato sui social un video in cui mostra ai cittadini la pulizia delle spiagge del litorale.
Il video mostra una delle meravigliose spiagge della cittadina catalana, completamente deserta e incontaminata: il mare cristallino, la sabbia bianca, il verde della vegetazione intorno e la sensazione di calma e pace.
Lo spettacolo è di una bellezza difficile da descrivere.
I lavori di pulizia delle spiagge eseguiti anche questa mattina lungo il nostro bellissimo litorale.#alghero
Gepostet von Comune di Alghero am Samstag, 25. April 2020
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(FOTO) Covid-19, nastro e picchetti per la sicurezza in spiaggia: l’idea di un ingegnere sardo

Si chiama "Safe space beach" ed è stato progettato dall'ingegnere olbiese Gianluca Langiu.
L’idea è semplice quanto efficace ed è applicabile sia negli stabilimenti, sia nelle spiagge libere: un nastro e dei picchetti per recintare la porzione di spiaggia in cui può stare ogni bagnante.
Si chiama “Safe space beach” ed è stato progettato dall’ingegnere olbiese Gianluca Langiu.
Niente plexiglass, né piattaforme balneari, né costosi privé: una semplice recinzione e tanto buon senso, che sicuramente non mancherà nell’estate del Coronavirus.
#SafebeachSpace modello #Octagon è il dispositivo per la spiaggia, il parco, gli spazi aperti. In questa simulazione si può capire meglio il semplice principio della demarcazione visiva del proprio spazio e delle distanze di sicurezza anti #Covid19.8 paletti e un nastro (es: personalizzabile graficamente), il tutto in un comodo sacchetto che non trattiene la sabbia e il tuo spazio, la tua #comfortzone è definita, nel rispetto di tutti.
Gepostet von Safe beach Space am Samstag, 18. April 2020
«L’idea dello spazio vitale da spiaggia nasce qualche anno fa, da semplice bagnante da spiaggia libera – spiega Langiu nella pagina Facebook dedicata al progetto -. Notai il progressivo e inesorabile malcostume, dovuto alla mancanza di educazione civica, da parte di molti bagnanti, nel posizionare i loro teli e ombrelloni da mare, entro pochi centimetri dalla mia postazione se non addirittura in adiacenza. Tale comportamento è comune in tutte le località balneari. Infatti non è garantita la dovuta comodità e il diritto alla privacy di singoli, coppie, famiglie o gruppi in genere.
Da questa esperienza nacque l’idea di un presidio visivo che delimitasse la mia “comfort zone” alla quale non ero disposto a rinunciare. Lo spazio vitale da spiaggia rimase una semplice idea nel cassetto, un probabile progetto futuro al quale non diedi, allora, il giusto seguito…fino ad oggi. Oggi l’emergenza pandemica legata al Covid-19 (Coronavirus) ha cambiato il nostro modo di comportarci, muoverci, rapportarci agli altri, in breve…vivere.
Il primo presidio di sicurezza per scongiurare il contagio da Covid-19 è il distanziamento sociale. Proprio in questi giorni si sta discutendo, a livello nazionale, delle misure da attuarsi per non perdere del tutto la stagione balneare, sia per quanto riguarda le concessioni/ stabilimenti balneari sia per la spiaggia libera. La norma del distanziamento sociale deve essere quindi applicata anche nelle spiagge».
«Il Safe beach Space – illustra l’ingegnere gallurese – è un presidio visivo progettato per garantire la corretta distanza tra le persone (nel caso specifico: bagnanti), attuato mediante il posizionamento di un nastro di segnalazione che delimiti il confine sicuro e la comfort zone del/dei bagnante/i. La misura di tale distanza è legata ovviamente alle prescrizioni normative per l’emergenza Covid-19. Nel caso dell’italia, attualmente, il distanziamento sociale deve essere di almeno un metro. L’SbS inoltre, mette ordine e indica ai bagnanti come mantenere le opportune distanze (proprio come avviene con i distanziatori segnaletici che troviamo nei locali pubblici, es: supermercati, poste, farmacie)».
Il nastro di segnalazione è realizzato in fibre sintetiche (provenenti da riciclo plastiche marine). Grazie alle colorazioni disponibili è sempre visibile, per soddisfare eventuali esigenze dei siti balneari (eventuali piani colore dei PUL Piani Urbanistici dei Litorali), può essere personalizzato (basti pensare agli stabilimenti balneari con i propri colori ufficiali, logo, etc) e, inoltre, è un mezzo pubblicitario efficace. I picchetti sono in plastica (sempre riciclata). Sono leggeri e facilmente infiggibili nella sabbia e già pre-inseriti nelle asole del nastro di segnalazione.
Attualmente il SbS si presenta con due modelli: Octagon per le spiagge libere e Rectangle per le aree predefinite in concessione e/o stabilimenti balneari.

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