Economia: il Coronavirus brucerà circa 3 miliardi di euro di Pil sardo
Complessivamente ballano circa 3 miliardi di euro di Pil.
L’economia sarda di questo 2020 sarà messa a durissima prova dall’emergenza Covid-19. Lo afferma in uno studio pubblicato oggi la CNA Sardegna.
A pesare gravemente sul bilancio economico isolano saranno soprattutto i mancati introiti del settore turistico che da soli valgono tra l’8 e il 14% di Pil.
Il crollo generale dell’economia sarda previsto per l’anno in corso, secondo CNA Sardegna, sarà compreso tra -9,1% e -15% (nella peggiore delle ipotesi). Complessivamente ballano circa 3 miliardi di euro di Pil.
«La maggior parte dei lavoratori attualmente bloccati in Sardegna è composta da dipendenti con contratti a termine o partite iva senza dipendenti (la componente più fragile e più esposta al rischio di perdita del lavoro o disagio economico – spiga il dossier dell’organizzazione di categoria degli artigiani -. Nell’isola si registra la quota più elevata tra le regioni italiane di crediti deteriorati gestiti dalle banche regionali (il 29,4%, contro una media nazionale del 18% e del 24% al Sud): si rischia una più preoccupante restrizione del mercato del credito. L’Isola è caratterizzata anche da un’elevata vulnerabilità del mercato delle costruzioni e dall’export regionale rappresentato per oltre l’80% da prodotti petroliferi raffinati che subiranno un tracollo».
I vertici di CNA Sardegna, nelle figure di Pierpaolo Piras e Francesco Porcu , presidente e segretario, chiedono alla Giunta Solinas di riprogrammare «con urgenza le coordinate entro cui collocare lo sforzo per l’uscita dall’emergenza sanitaria e l’avvio della fase due della ripartenza dell’economia».
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