Solowomen Run, no a partenza in via Roma e percorso lontano dal centro: protesta il centrosinistra
L'assessore alla Mobilità del Comune di Cagliari Alessio Mereu (Fratelli d'Italia), avrebbe posto il veto alla partenza in via Roma e avrebbe paventato un percorso che non tocchi le vie del centro.
Si svolgerà anche quest’anno a Cagliari l’8 marzo la “Solowomen Run”, una delle corse “in rosa” più partecipate al mondo viste le 16mila presenze registrate l’anno scorso.
Quest’anno però il percorso potrebbe essere modificato, come si apprende dalle proteste indignate di diversi esponenti del centrosinistra cagliaritano. L’assessore alla Mobilità del Comune di Cagliari Alessio Mereu (Fratelli d’Italia), avrebbe posto il veto alla partenza in via Roma e avrebbe paventato un percorso che non tocchi le vie del centro.
«La Giunta Comune di Cagliari di destra sembra porre degli ostacoli allo svolgimento della manifestazione, in ordine ai problemi di “mobilità e parcheggio” – attacca l’ex assessore allo Sport Yuri Marcialis -. Sembra uno scherzo? Non lo è. È proprio un tarlo mentale, dopo il corso aperto alle auto ora questo».
«La gara inserita in un circuito nazionale – prosegue Marcialis – vede Cagliari come capofila con oltre 16000 partecipanti. Si tratta della manifestazione sportiva più partecipata in Sardegna e una delle prime al mondo per partecipazione di sole donne. È un appuntamento per molte persone, donne di ogni età, che decidono di trascorrere una mattina all’aria aperta per camminare e correre, strappando la città al traffico. Un fiume rosa di donne che, divertendosi, si sostengono l’un l’altra in una giornata all’insegna di sport, salute ed amicizia. La Giunta cagliaritana di destra però ha la soluzione: la SoloWomen Run potrà svolgersi ma lontano dal centro cittadino, di fatto scardinando il principio ispiratore della manifestazione. In ogni caso la Giunta, stando alle parole dell’assessore al traffico, specifica – con tono marziale al limite del ridicolo – che il percorso debba essere concordato con la persona dell’assessore. Non con i tecnici, il corpo di polizia, con il supporto dell’ufficio sport, con l’amministrazione o anche con la Giunta, no proprio con il capoposto».
Dello stesso avviso Francesca Ghirra, del gruppo Progressisti: «Questa decisione potrebbe compromettere l’intera organizzazione di una manifestazione straordinaria, che ha tutti i numeri per diventare la corsa in rosa numero 1 in Italia. A oggi, infatti, conta già oltre 16 mila iscritte. Ma davvero vogliamo rinunciare a questo spettacolo? Io credo proprio di no. Sono sicura che per una volta l’amministrazione di centrodestra cambierà idea e ci consentirà di godere della nostra meravigliosa città senza auto per almeno un giorno».
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