Nave incagliata a Sant’Antioco: un piano per la rimozione degli idrocarburi presenti a bordo

Cargo incagliato a Sant'Antioco: mentre prosegue il monitoraggio della nave, la priorità al momento è quella di rimuovere correttamente gli idrocarburi trasportati a bordo. Al piano collaborano la Smit Salvage, società incaricata alla rimozione, e Castalia, ditta convenzionata con il Ministero dell'Ambiente per le emergenze inquinamento in mare.
Prosegue il monitoraggio della nave cargo Cdry Blue incagliata a Sant’Antioco, da parte delle autorità competenti e delle società incaricate.
Come ribadito nella riunione svoltasi ieri tra l’Autorità marittima e i rappresentanti della Smit Salvage, società incaricata al disincaglio della nave, la priorità al momento è quella di rimuovere correttamente gli idrocarburi trasportati a bordo.
Presente all’incontro anche la ditta Castalia, convenzionata con il Ministero dell’Ambiente per le emergenze legate all’inquinamento marino.
La Smit Salvage si è impegnata a presentare un piano di intervento che sarà valutato nel più breve tempo possiblile dall’autorità marittima, anche al fine di garantire la sicurezza delle operazioni e la salvaguardia dell’ambiente marittimo e costiero.
Solo dopo questa preliminare azione verrà elaborato e presentato un piano per la rimozione dell’unità dal luogo dell’incaglio.
Nella giornata di ieri hanno continuato a monitorare l’area del sinistro le due unità navali rischierate a Sant’Antioco a supporto delle operazioni: la “Naitan Primo” della società castalia e la “Jif Helios” della ditta Smit.

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