La generosità di Cabras nel ricordo di Giacomo: un super assegno per quattro associazioni e i loro importanti progetti

Un giovane di Cabras, Giacomo Meli, muore di tumore, gli amici fondano un'associazione: “ Certe luci non puoi spegnerle”, e nel suo ricordo organizzano un evento benefico e i cabraresi rispondono con grande generosità. Con i 6.635 euro hanno sostenuto i progetti di quattro associazioni che si occupano di malattie oncologiche.
«Eravamo certi che le persone avrebbero risposto in maniera positiva – hanno affermato gli organizzatori- ma non ci aspettavamo un tale risultato. Il nostro sogno era quello di ricordare Giacomo con un gesto concreto e oggi, poter donare più di seimila euro alle associazioni che hanno accettato il nostro invito, ci rende entusiasti e ci spinge a continuare ad andare avanti»
L’evento si è svolto il 26 ottobre scorso, richiamando tante persone in nome della solidarietà. La cifra raccolta è la somma delle donazioni fatte nei singoli stand, presenti nella piazza Don Sturzo durante il concerto, e di quelle depositate nelle teche, insieme ai denari ottenuti grazie alla vendita delle bevande e del cibo preparato dallo chef cabrarese Salvatore Camedda. A queste si sono aggiunte le offerte di tutti gli sponsor e le attività commerciali partecipanti.
E in occasione del Natale i fondi sono stati simbolicamente consegnati ai rappresentanti delle quattro associazioni che hanno aderito all’iniziativa. L’associazione Komunque Donne odv.con i fondi ricevuti ha acquistato sei materassi antidecubito all’Hospice di Oristano, il Comitato Sardegna della Fondazione AIRC li ha destinati alla ricerca, la sezione provinciale della LILT invece comprerà una cuffia chemioterapica, infine il gruppo Abbracciamo un sogno con la donazione ricevuta continuerà a sostenere le malate oncologiche.
«C’e una frase con un palloncino rosso disegnato nella parete dell’ospedale Businco di Cagliari – ha dichiarato la sorella di Giacomo, commossa- che dice: a volte è necessario che le cose vadano da sé. La prima volta che viene letta può dare un senso di sconforto immenso,ma la seconda volta fa prendere coscienza della battaglia che si dovrà affrontare, e talvolta trasforma uomini e donne in guerrieri. Non sempre, lo sappiamo bene, si ha la meglio in questa battaglia in quel caso ciò che rimane è tenere sempre accesa quella luce, per cui grazie per averlo fatto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA