Raramente capita di poter ammirare a Cagliari delle mostre riguardanti artisti che abbiano influenzato il mondo intero con la loro opera. La mostra “Made in New York – Keith Haring” curata da Gianluca Marziani è una di queste. Dedicata all’incontro tra il writer americano di fama mondiale Keith Haring morto di aids nel 1989 a soli 31 anni e l’eclettico artista toscano Paolo Buggiani, “Made in New York” è una piccola perla visitabile all’Exma di Cagliari fino al 22 marzo 2020.

Ospiti della galleria di via San Lucifero sono innazitutto 15 opere originali di Keith Haring. Si tratta di 15 graffiti murari che risalgono agli inizi dell’opera artistica del geniale writer nativo di Reading. Haring intuì la potenza della street art, dapprima “pasticciando” con il gessetto bianco i vecchi manifesti pubblicitari della metropolitana di New York con le sue iconiche figure squadrate e stilizzate. Cani, angeli, televisori, navicelle spaziali simboleggianti situazioni universali come la pace, l’amore e l’alienazione della vita moderna, compaiono a violare in maniera spavalda i muri della New York Subway. 

Accanto ad Haring, artista di fama mondiale conosciuto anche dai più giovani (le sue opere hanno trovato terreno fertilissimo nella cultura di massa contemporanea), questa mostra dà ampio spazio alla traiettoria artistica di una delle figure più eclettiche ed eccentriche dell’arta italiana del ‘900, Paolo Buggiani, uno dei primi scopritori del genio di Keith Haring.

A simboleggiare l’incontro tra i due artisti ci pensa un piccolo quadro realizzato da Haring intitolato “For Paolo”. Il volto di Haring viene affiancato dall’interpretazione “haringiana” del magnifico Icaro di Buggiani, una delle figure più ricorrenti nelle opere dell’artista toscano. E sono Icaro e il Minotauro, figure che nell’universo di Buggiani disobbediscono ugualmente ai dettami della società, le due metafore più ricorrenti nella parte di mostra che l’Exma dedica all’artista italiano innamorato della street art americana. Insieme a loro fonte di ispirazione è il fuoco, quella scintilla, quel moto di ribellione all’ordine costituito, che lo stesso Buggiani ha portato in giro per New York tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, come fece per esempio in “Unsuccesful Attack to the World Trade Center” del 1979, quando il pittore, scultore e performer di Castelfiorentino si mise a sputare fuoco appeso a una corda sospesa tra le Torri Gemelle.

La foto e i video di questa e altre performance raccontano splendidamente la parabola di un artista geniale che tra gli altri meriti ebbe anche quello di aver scoperto per primo una delle menti più brillanti del’arte contemporanea, Keith Haring per l’appunto.

“Made in New York – Keith haring” è probabilmente una delle mostre più rilevanti ospitate negli ultimi anni dal capoluogo sardo. Merita senza dubbio una visita in questi giorni di frenetico shopping natalizio. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00. 

Biglietti:

Intero: 8 €
Ridotto: 5 € (over 65 e studenti muniti di documento, scuole e gruppi min 10 persone)
Gratuito: bambini fino a 7 anni, disabili
Visita + laboratorio 8 € (solo su prenotazione)
Visita guidata per le scuole 5 € (solo su prenotazione)

Info e prenotazioni: dal martedì al venerdì 9:00 -17:30. Tel. 3466675074 o mail [email protected]

Lo sapevate? All’ingresso del cimitero di Bonaria, a Cagliari, ci sono alcune palle di pietra (altre si trovano ancora vicino alla chiesa di San Saturno) che servirono nell’assedio ai Pisani nel 1324.

Gli Aragonesi si sistemarono sul colle di Bonaria, dove prepararono l’accampamento e la propria guarnigione: da lì cercarono di arrivare in Castello e si prepararono il terreno bombardando con proiettili di pietra il quartiere di Villanova e quello di Castello, difesi dai Pisani.

Non esiste ancora la polvere da sparo e le armi sono costituite prevalentemente da macchinari di legno che lanciano proiettili di pietra. Nel giro di due anni le armate guidate dall’Infante Alfonso d’Aragona conquisteranno la città.