Lo sapevate che la mamma di Italo Calvino era una straordinaria scienziata sarda e direttrice dell’Orto Botanico di Cagliari? Eva Mameli, nata il 12 febbraio 1886 a Sassari in una famiglia della medio-alta borghesia sarda, ricevette dai genitori, Giovanni Battista Mameli e Maddalena Cubeddu, un’educazione basata sul valore dello studio e dell’impegno, per figli maschi e femmine.
Eva frequentò un liceo pubblico, tradizionalmente riservato ai maschi, e poi il Corso di Matematica all’Università di Cagliari, dimostrando presto un forte interesse per le scienze. Dopo la morte del padre, si trasferì a Pavia per stare vicino al fratello Efisio, docente di chimica e fondatore del Partito Sardo d’Azione. Qui lavorò nel Laboratorio crittogamico di Giovanni Briosi, specializzato nello studio di muschi e alghe, acquisendo competenze uniche in Italia.
La laurea in Scienze Naturali nel 1907, il diploma della scuola di magistero e l’abilitazione alla docenza segnarono l’inizio di una carriera brillante: nel 1915 Eva diventò la prima donna in Italia a ottenere la libera docenza in botanica, con un corso dedicato alla tecnica microscopica applicata alle piante medicinali e industriali. Durante la Prima Guerra Mondiale si impegnò come crocerossina, ricevendo medaglie d’onore.
Nel 1920 incontrò Mario Calvino e si trasferì con lui a Cuba, dove nacque il loro primogenito, Italo Giovanni. Tornata in Italia, fu direttrice dell’Orto Botanico di Cagliari tra il 1926 e il 1929 e contribuì alla promozione della scienza e della botanica. A Sanremo, con il marito, sviluppò un innovativo progetto di floricoltura sperimentale, rendendo la città famosa per i fiori.
In questi giorni l’Università di Cagliari ospita le riprese del docufilm dedicato a questa straordinaria scienziata. La regista Alessandra Usai racconta un progetto che unisce ricostruzioni storiche, interviste, animazioni e materiale d’archivio della Cineteca Sarda e Sanremo.
Il film, sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Sardegna Film Commission, con il patrocinio dei Comuni di Cagliari e Sanremo e dell’Università di Cagliari, mira a celebrare studio, sacrificio e passione per la scienza. Le riprese principali si svolgono all’Orto Botanico di Cagliari e al Palazzo del Rettorato, con l’auspicio di una prossima presentazione al pubblico.
Un’occasione unica per riscoprire la vita di una scienziata che ha lasciato un’impronta indelebile nella botanica italiana e internazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA