Stangata per gli autotrasportatori, pagheranno il 25% in più sui traghetti, è allarme in Sardegna
Dal primo gennaio 2020, entrerà in vigore una nuova legge europea per la riduzione delle emissioni che obbliga all'uso di carburanti con poco zolfo, ma più costosi. Le compagnie di navigazione hanno annunciato l'aumento delle tariffe.
Diverse forze politiche chiedono al Governatore Solinas e alla sua Giunta un intervento immediato per risolvere urgentemente il problema della “continuità territoriale merci”. Questa notizia di un nuovo aumento che sommato a quelli degli ultimi due anni porta a un più 60% totale delle tariffe, ha creato molto allarme.
Dal primo gennaio 2020, infatti, entrerà in vigore una nuova legge europea che obbliga le compagnie di navigazione all’uso di carburanti contenenti basse concentrazioni di zolfo, per ridurre le emissioni di CO2. Questi carburanti naturalmente sono molto più costosi.
Le compagnie di navigazione, tra cui Grimaldi, GNV, Tirrenia-Moby che operano nel Mediterraneo hanno annunciato che adegueranno le loro tariffe agli aumenti. L’Environmental Sulphur Surcharge IMO 2020 sarà calcolato per tutti i veicoli rotabili, con un costo medio che va dai 5 agli 8 euro a metro lineare. Se oggi un viaggio costa ai trasportatori 700 euro, dal primo gennaio lieviterà a 840 euro. La preoccupazione è più che giustificata visto che gli aumenti si ripercuoteranno inevitabilmente sul prezzo finale delle merci, un ulteriore colpo all’economia isolana.
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