Marco Carta è stato assolto: “È la fine di un incubo”

«È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno - ha commentanto il cantante cagliaritano -. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente».
Marco Carta è stato assolto nel processo con rito abbreviato a suo carico per furto alla Rinascente di Milano.
Il Tribunale di Milano ha giudicato non colpevole il cantante cagliaritano per il furto di magliette del valore complessivo di 1.200 euro avvenuto il 31 maggio scorso.
«Oddio! Grazie!» ha detto telefonicamente il cantante al suo avvocato Ciro Simone Giordano dopo la pronuncia dei giudici.
«È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno – ha scritto poi sulla sua pagina Facebook -. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio. Adesso posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere. Grazie al mio World Paper. Grazie dal profondo del mio cuore ai miei avv. Simone Giordano Ciró é Massimiliano Annetta».
Se per Marco Carta «l’incubo» è realmente finito però, sarà ancora un giudice a stabilirlo. Il pm Nicola Rossato ha annunciato di voler impugnare la sentenza di assoluzione. Nel processo aveva chiesto 8 mesi di carcere.

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