Solo la Virtus e le sue sei vittorie su sei partite sono superiori alla Dinamo Sassari nell’inizio di campionato di Serie A di basket. Questo recita la classifica dopo la netta vittoria dei sardi su Cantù. I ragazzi di Pozzecco sono secondi a 8 punti in compagnia di Reggio Emilia, Brindisi e Fortitudo Bologna, ma con una partita in più da giocare. 

LA PARTITA

Al PalaDesio non c’è storia sin dall’inizio. Il Banco impone subito la sua forza dopo qualche minuto in cui i lombardi sembrano poter dire la propria. Poi sale in cattedra Evans con un primo quarto clamoroso e la bellezza di 13 punti su 26, con Cantù ferma a 15. Dopo un time out chiamato da Pancotto, Cantù si riporta sotto, ma poi Sassari, d’esperienza e con un Bilan che si erge a nuovo trascinatore, rimette in chiaro le cose. Il primo tempo si chiude 45-34 per gli uomini di coach Pozzecco.

Il terzo periodo si riapre come si era chiuso il secondo, con la Dinamo sugli scudi. Bilan strepitoso, costringe Pancotto a un time out da dentro-fuori. Serve a poco, la Dinamo è in stato di grazia con Spissu che marca quattro punti decisivi e il terzo quarto – dominato dai sardi – che si avvia al termine con 21 punti di distacco e Wilson ultimo dei canturini a gettare la spugna. 

Ultima porzione di gare senza troppe sorprese con Sassari che gira a pieno ritmo con tutti i suoi effettivi e Cantù che prova a chiudere dignitosamente una partita in cui i Giganti sono apparsi di ben altra stoffa rispetto ai canturini. Un buon parziale dei lombardi con i punti di Pecchia, Latorre e Jerrels non vale il match. Nel finale salgono in cattedra ancora Bilan, protagonista di una prestazione superlativa, e Pierre che affossano definitivamente i brianzoli. Finisce 70-87.

TABELLINO

ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Young 3, Collins, Procida, Clark 4, La Torre 13, Hayes 7, Wilson 15, Burnell 3, Baparape’ ne, Simioni, Rodriguez 9, Pecchia 16. Allenatore: Pancotto. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 12, McLean 4, Bilan 20, Bucarelli, De Vecchi ne, Evans 16, Magro ne, Pierre 10, Gentile 8, Vitali 10, Jerrels 7. Allenatore: Pozzecco. ARBITRI: Lanzarini-Morelli-Sardella. PARZIALI: 15-24, 34-45, 47-68. Tiri liberi: Cantù 3/4, Sassari 10/11. Uscito per 5 falli: nessuno.

FILIPPO TORTU IN TRIBUNA A TIFARE DINAMO

Nota di colore della partita la presenza in tribuna, da sostenitore della Dinamo, di Filippo Tortu, centometrista primatista italiano di origini sarde anche se residente proprio in Brianza. Il presidente Stefano Sardara ha voluto donare la maglia al giovane fenomeno dal cuore sardo dell’atletica italiana. 

Alessia Orro è la regista dei sogni del Fenerbahce Istanbul. La palleggiatrice di Narbolia continua a scrivere pagine d’oro nella sua nuova avventura turca: dopo il trionfo in Supercoppa Italiana con una storica rimonta sul VakifBank, la miglior giocatrice degli ultimi Mondiali ha guidato le gialloblù a un’altra vittoria netta, travolgendo il Turk Hava Yollari con un perentorio 3-0 (25-15; 25-16; 25-12).

Davanti ai 2.600 spettatori del Burhan Felek Salonu, la palleggiatrice sarda ha orchestrato con maestria l’attacco del Fenerbahce, trasformando ogni azione in uno spettacolo di precisione e ritmo. Un dominio tecnico e mentale che ha permesso alla squadra di coach Marcello Abbondanza di chiudere il match in appena 76 minuti, conquistando il secondo successo consecutivo in campionato e agganciando in vetta VakifBank, Eczacibasi e Galatasaray.

A fine gara, tra gli applausi del pubblico, Alessia Orro si è fermata per un selfie con un gruppo di tifosi che sventolavano orgogliosi la bandiera dei Quattro Mori, simbolo della Sardegna. Un gesto spontaneo, ma dal forte valore affettivo, che ha emozionato i fan e confermato il legame profondo della giocatrice con la sua terra.

Il prossimo appuntamento per il Fenerbahce è fissato per mercoledì 22 ottobre (ore 18.30), con la trasferta ad Ankara contro lo Zeren Spor. Con una forma smagliante e una leadership sempre più riconosciuta, Alessia Orro si candida a essere non solo la mente del Fenerbahce, ma una delle grandi protagoniste della Sultanlar Ligi 2025.