《Entro settembre sorgerà l’ecocentro di Sant’Elia e abbiamo trovato le risorse per quello di via San Paolo, che sorgerà invece a fine 2020》. Lo ha annunciato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che nel corso di una conferenza stampa ha spiegato le azioni che il Comune intende intraprendere sulla questione rifiuti.

《I cittadini però non devono approfittarne per non fare il porta a porta》, precisa il primo cittadino. L’assessore all’Igiene del Suolo Alessandro Guarracino ha annunciato ulteriori provvedimenti, quali nuove isole ecologiche in aggiunta a quelle già esistenti, l’inasprimento delle sanzioni per chi abbandona i rifiuti per strada, campagne mediatiche di sensibilizzazione, e nuove telecamere occultate.

《Pubblicheremo anche le foto di chi abbandona i rifiuti》, rimarca l’assessore. E poi ancora, i cumuli di immondizia nei quartieri di Marina e Castello saranno raccolti due volte al giorno e il servizio di spazzamento e lavaggio delle strade sarà esteso anche ad altre vie. Un’altra importante novità riguarda gli esercizi commerciali quali bar e ristoranti: partirà un servizio sperimentale tramite una corriera ecologica per il secco, la carta e la plastica. Alla conferenza stampa era presente anche il dirigente del Servizio Roberto Montixi.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.