Cagliari: riapre il Bar dell’Oncologico dopo una battaglia dei malati durata due anni e mezzo

Potrebbe sembrare una cosa di poco conto, l'apertura di un bar all'interno dell'ospedale, in realtà per i pazienti del Businco e per le loro famiglie, si tratta di un miglioramento importante. Ma c'è ancora tanto da fare: per domani le associazioni dei malati oncologici terranno una conferenza stampa per spiegare i tanti problemi ancora irrisolti
Il bar era stato chiuso a febbraio del 2017. Per riaprirlo occorreva un bando europeo che per vedere la luce ha richiesto una gestazione lunghissima, due anni e mezzo. Adesso però finalmente, come hanno annunciato i vertici dell’Azienda ospedaliera Brotzu il bar è nuovamente in funzione. Potrebbe sembrare poco importante rispetto a disagi ben più gravi, come le interminabili liste d’attesa per ottenere una diagnosi, eppure per i malati oncologici, i loro familiari e anche gli operatori dell’ospedale, poter contare su un bar aperto all’interno dell’edificio fa la differenza.
Per sottoporsi alla chemioterapia, o alle visite mediche spesso si rimare per tante ore in ospedale, soprattutto per chi viene da fuori città e non ha la possibilità di tornare a casa per consumare un pasto, avere a disposizione un punto ristoro rappresenta una comodità. Fino ad ora infatti, si poteva solo consumare un cappuccino o una merendina dei distributori automatici. Il bar rimarrà aperto tutti i giorni dalle 6.30 alle 20.30 e oltre alle colazioni servirà anche pasti caldi, primi e secondi.
Questa però è la soluzione a uno dei tanti problemi che affliggono la struttura ospedaliera, specie da quando il Businco è stato accorpato al Brotzu. Proprio per focalizzare l’attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, domani alle 11, nella sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, le associazioni Socialismo Diritti e Riforme, Fondazione Taccia – Mai più sole contro il tumore ovarico, Fidapa Cagliari, Fidapa Distrettuale e Adiconsum Sardegna incontreranno i giornalisti, affinché anche l’opinione pubblica venga informata sui problemi e le carenze della struttura sanitaria.

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