Ormai l’ eCommerce è una realtà consolidata, e comprare online non è più un tabù neanche per chi all’inizio era molto diffidente. I sistemi di pagamento sono sempre più sicuri, le applicazioni così semplici e intuitive che sempre più persone si convertono all’acquisto via web. Sulla base di questo nuovo trend moltissime aziende stanno puntando al commercio del futuro, senza dimenticare il modo tradizionale di vendere.

Perché è sempre piacevole fare la spesa direttamente nel punto vendita, scegliere gli articoli uno per uno, farsi ispirare dalla merce esposta per organizzare il menù della settimana, cedere alla golosità e magari ricordarsi che serve lo zucchero solo perché lo si è visto nella corsia. Ma perché la spesa sia un piacere occorre avere il tempo per farla, se si va di fretta diventa solo un’incombenza pesante. Adesso in Sardegna è possibile fare la spesa online nei supermercati Nonna Isa.

ISA S.p.A, una delle più importanti società di distribuzione di prodotti agroalimentari in Sardegna, con tutto il gruppo Isa ha pensato di offrire la possibilità di scaricare sullo smartphone un’applicazione semplice e intuitiva che consente di visualizzare e selezionare i prodotti direttamente dal proprio smartphone, in qualsiasi momento della giornata e ovunque ci si trovi. Una volta scelti i prodotti si può decidere se ritirarli in uno dei punti vendita aderenti o se farsela consegnare a domicilio.

Il servizio di Click & Collect (ordine online e ritiro nel punto vendita) è attivo per le zone di Iglesias, Alghero, Oristano e Sorso, mentre le aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia è possibile scegliere anche la consegna a domicilio. Addirittura in questo periodo, durante la stagione turistica, il servizio è esteso anche ad Arzachena, nei punti vendita stagionali.

Il progetto è frutto della collaborazione tra il Gruppo Isa, il Gruppo VéGé, che riunisce le imprese sul modello d’impresa familiare su tutto il territorio nazionale, di cui il Gruppo Isa fa parte e ReStore azienda leader nell’e-commerce per la grande distruzione, pioniera del digital grocery in Italia.

In Sardegna ci sono delle usanze e delle tradizioni legate a gesti quotidiani e di origine antichissima che sono ancora oggi radicati tra le persone.

Molti di questi gesti entrano in gioco quando ci si siede a tavola per mangiare o per bere insieme ad amici e parenti.

Se vivete in Sardegna o frequentate spesso l’Isola vi sarete accorti che quasi nessuno si permette di versare il vino o la birra con la mano storta, che ci si guarda bene dal posare il pane in tavola al contrario e che i commensali indirizzano parole poco gentili a chi lascia le posate incrociate sulla tavola.

Abbiamo già largamente spiegato il perché i primi due atteggiamenti in questi articoli

Usanze di Sardegna: ecco perché non bisogna mai versare il vino o la birra con la mano storta

Lo sapevate? “Mai mettere il pane capovolto in tavola”: ecco perchè in Sardegna ( e non solo) si evita di farlo

Oggi vediamo insieme, invece, il perché non sia una buona idea incrociare le posate a tavola: in Sardegna come in larga parte del Sud Italia farlo è indice di grande maleducazione, di poco rispetto nei confronti della religione e per i più scaramantici un gesto che “porta sfortuna”.

Secondo la tradizione, infatti, le posate non devono mai essere incrociate perché la forma ad X ricorda la crocifissione, quindi i tormenti sopportati da Gesù Cristo. Per rispetto si dovrebbe evitare di riprodurre la Croce a tavola, salvo che questa non serva per rendere omaggio al Signore.

Un’altra credenza, invece, è legata all’epoca delle Corti e dei banchetti. Spesso, infatti, accadeva che scoppiassero duelli e liti tra i commensali, un “incrocio”, appunto, di spade. Far incrociare le posate, dunque, attirerebbe litigi e discussioni, secondo la tradizione medievale.