A differenza del maxi bronzetto e del nuraghe gigante, la ruota panoramica al porto di Cagliari è molto più di un’ardita proposta da campagna elettorale. L’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna ha pubblicato il bando per l’assegnazione dell’area destinata alla realizzazione dell’attrazione turistica.

«Si rende noto che, con Decreto Presidenziale n. 225 del 07.06.2019, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha avviato una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione demaniale marittima di un’area di 1.118 metri quadri circa compresa tra la radice del Molo Sanità e la Calata Via Roma del Porto di Cagliari, al fine dell’installazione temporanea e gestione di un’attrazione dello spettacolo viaggiante denominata “Ruota Panoramica” – si legge sul sito dell’Adsp -. L’avviso integrale potrà essere visionato nella Sezione Albo Pretorio – Istanze concessioni. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 12.00 del 28.06.2019».

Il progetto di cui si è tanto discusso della società cagliaritana Lorella Steinhaus, potrebbe quindi vedere la luce. Nel bando dell’Autorità portuale sono stati esplicitati chiaramente i criteri della struttura. Dovrà essere di un’altezza compresa fra i 35 e i 50 metri, dovrà avere almeno 20 cabine, avere non più di 20 anni e non deve necessitare di fondamenta. La durata della concessione – che non sarà prorogabile – sarà di 6 mesi comprensivi delle procedure di montaggio e smontaggio. Il canone annuo da versare per chi monterà la ruota sarà di 9.224,13 euro.

È notizia di queste ore il progetto di una società cagliaritana, Lorella Steinhaus, di costruire una ruota panoramica al porto di Cagliari con vista sulla città.

La notizia è stata data questa mattina dalla testata Youtg e confermata poche ore dopo dal presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sardegna Massimo Deiana, che contattato da Casteddu Online, ha assicurato il suo nulla osta e ha precisato che entro luglio potrebbe essere già cosa fatta.

Insomma, Cagliari potrebbe avere una nuova grande attrazione turistica nel cuore della città, a disposizione di croceristi e turisti “mordi e fuggi”, alla stregua del London Eye che dalla riva sud del Tamigi scruta gli edifici della Londra monumentale, e della Wiener Riesenrad, la ruota panoramica più antica del mondo costruita a Vienna nel lontano 1897.

wiener-riesenrad

Un’idea turistica non innovativa quindi (quantomeno nel mondo) ma sicuramente molto remunerativa come raccontano i due casi sopraccitati di Londra e Vienna. Per un giro sul London Eye sono infatti necessarie circa 20 sterline a persona (prezzo che può variare a seconda dell’orario e delle agevolazioni per i gruppi). Contando che ogni anno salgono sul London Eye circa 3,5 milioni di persone, è facile calcolare l’incasso annuo di questa attrazione: 70 milioni di sterline. Mica male per una struttura che oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, necessita del lavoro di qualche decina di dipendenti.

London-eye

Certo, lo ‘skyline’ cagliaritano non è in grado di offrire il Big Ben, Westminster, i grattacieli della city e le ammalianti luci metropolitane della capitale britannica, ma i panorami cagliaritani, sospesi tra cielo e mare – soprattutto d’estate – sono un’attrattiva non da poco per i turisti.

È anche vero che le dimensioni della futura ed eventuale ruota panoramica cagliaritana saranno sicuramente molto più contenute (l’investimento sarà di circa 3,5 milioni, ne servirono 75 per la ruota londinese). Ed è bene che lo siano, perché un discorso molto importante da fare è quello dell’impatto visivo sulla città.

Veduta di cagliari dal mare – Foto Sardegna Turismo

Considerando che il punto più alto di Castello (il quartiere più alto della città che si può ammirare dal mare arrivando in porto) è situato sulla punta della torre di San Pancrazio a circa 130 metri, la ruota panoramica futura – per non avere un impatto eccessivo sulla conformazione visiva dello skyline difficilmente potrà superare i 40/50 metri.

Non resta che attendere i prossimi sviluppi del progetto per capire i vantaggi di una struttura di questo genere per l’economia turistica cittadina e per schiarirsi i legittimi dubbi sull’impatto che la stessa possa avere sul paesaggio di Cagliari.