Il Cagliari recrimina amaramente per la sconfitta del San Paolo: il Napoli passa per 2-1 con un rigore abbastanza inventato dell’arbitro Chiffi a favore dei padroni di casa. Risolve la sfida Insigne, ma è una beffa per i ragazzi di Rolando Maran che avevano giocato una partita veramente bella, riducendo al minimo la pericolosità degli azzurri per oltre un’ora. Poi un super Mertens ha incanalato la contesa, fino al 96′ quando il direttore di gara ha visto un tocco di braccio di Cacciatore dentro l’area che non c’era. Espulsi alla fine Ionita e Maran per proteste.

CRONACA.

L’infortunio di Faragò ha convinto Maran a rispolverare Deiola a centrocampo, mentre per la prima volta Pavoletti e Cerri si ritrovano assieme dal primo minuto. Calcio d’avvio dei rossoblù, che si distendono soprattutto sulla sinistra ma le ripartenze sono un po’ difficoltose. Il Napoli spinge sui lati grazie ai tocchi veloci delle ali, ma i terzini cagliaritani fanno buona guardia e nei primi minuti non accade nulla fino ad un tiro da centrocampo di Cigarini all’11 che non riesce a sorprendere Meret e si spegne sul fondo. La prima vera occasione della partita arriva con Younes cinque minuti più tardi, si libera di Barella e scaglia un destro che sfiora il palo alla destra di Cragno. Sia Insigne che Allan hanno una mira completamente errata dal limite, Mertens ci prova al 22′ con un tiro-cross che non impensierisce l’estremo difensore cagliaritano. I padroni di casa faticano a trovare varchi dentro il fortino comandato da Ceppitelli, tentativo di Deiola al 41′ che va molto fuori. Il primo tempo si chiude senza squilli dopo neanche un minuto di recupero.

Il Napoli si presenta con Mertens in avvio di secondo tempo, tiro alto. Il cross di Lykogiannis è deviato da Cerri e Koulibaly tra le mani di Meret, Cragno ferma Insigne a tu per tu ma il guardalinee ravvisa la posizione di fuorigioco dell’attaccante napoletano. Brivido Mertens al 51′ con un destro alto sopra la traversa, Younes vede il taglio di Verdi ma il tiro dell’ex Bologna al volo è bene controllato da Cragno. Il portiere rossoblù non si fa sorprendere da Mertens al 58′, il Cagliari risponde in velocità e va a segnare al 63′: incursione in profondità di Barella che serve di tacco all’indietro, Pavoletti non si fa pregare e infilza Meret. Cragno si supera su Milik e il gol di Mertens viene annullato per fuorigioco, il pallonetto di Zielinski non sorprende il portiere cagliaritano. Padoin prende il posto di Deiola, sinistraccio di Milik su assist di Mertens ma la palla va a lato. Dentro anche Joao Pedro per Cerri, pazzesco ancora Cragno al 79′ su Mertens: la palla sbatte sul palo ed esce fuori, Ceppitelli libera il pericolo. Meret salva sul taglio di Joao Pedro, poi respinge bene un destro fortissimo di Padoin. All’84 il Napoli pareggia: cross dalla sinistra di Ghoulam, Mertens salta meglio di Lykogiannis e batte Mertens. L’ultimo cambio di Maran vede Pisacane prendere il posto di Pavoletti, gli ultimi minuti sono intensissimi con i padroni di casa completamente riversati in attacco. Al 94′ l’arbitro Chiffi viene chiamato dal VAR per un tocco di braccio di Cacciatore: è rigore. Addirittura viene espulso Ionita per proteste, dopo di che Insigne spiazza Cragno e sigla il 2-1 finale.

TABELLINO.

Napoli: Meret; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Verdi (al 60′ Callejon), Allan (al 60′ Fabian Ruiz), Zielinski, Younes (al 64′ Milik); Insigne, Mertens. All. Ancelotti.

Cagliari: Cragno (7.5); Cacciatore (5.5), Ceppitelli (6), Romagna (6), Lykogiannis (6); Deiola (6) (al 69′ Padoin 5.5), Cigarini (6), Ionita (5); Barella (6.5); Cerri (5) (al 73′ Joao Pedro 4.5), Pavoletti (6.5) (al 87′ Pisacane sv). All. Maran (6)

Arbitro: Daniele Chiffi di Padova

Gol: Pavoletti (63′), Mertens (84′)

Ammoniti: Younes (61′), Cerri (71′), Cigarini (95′), Barella (100′)

Espulso: Ionita (96′)

Note: recupero 0′ e 5′

“Ringrazio il Presidente Mattarella, è una grandissima soddisfazione ricevere questa nomina a Cavaliere del Lavoro. Questo riconoscimento non è rivolto solo a me, ma anche alla grande famiglia di Delphina hotels & resorts che in questi 32 anni ha lavorato con passione per promuovere l’ospitalità autentica gallurese. Abbiamo puntato sulla valorizzazione della terra in cui siamo nati e cresciuti con una filosofia costruttiva attenta alla salvaguardia della natura e sulla collaborazione con i fornitori locali. Per questo è un risultato importante che condivido con tutta la comunità dei territori in cui operiamo”.

Queste le parole di Francesco Muntoni, classe 1948, presidente del gruppo alberghiero Delphina hotels & resorts, dopo aver appreso la notizia della nomina a Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con decreto del 31 maggio 2024.

Delphina hotels abd resorts- People of head office

Francesco Muntoni, imprenditore lungimirante originario di Aggius, paese nel cuore della Gallura, ha iniziato la sua attività imprenditoriale negli anni Settanta nel settore dell’edilizia. Assieme al socio Salvatore Peru ha fondato la “Peru e Muntoni”, impresa di costruzioni impegnata nella realizzazione di ville e strutture alberghiere lungo la costa da Arzachena fino al Golfo dell’Asinara nel Nord Sardegna.

La “natura come progetto” è stata fin dall’inizio la linea guida dell’impresa con costruzioni basse e integrate nel paesaggio, che richiamano le geometrie degli stazzi, abitazioni rurali tipiche della Gallura. E così, dopo aver costruito tutti gli alberghi, nel 1992 nasce Delphina hotels & resorts, società ad hoc con tour operator interno che possiede, gestisce e commercializza direttamente 12 hotel 5 stelle, 4 stelle superior e 4 stelle, 6 centri SPA e thalasso, prestigiose ville e residence, oasi dell’ospitalità sostenibile immerse in parchi mediterranei affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, l’Arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara: l’Hotel Capo d’Orso 5*, il Residence il Mirto e il Park Hotel & SPA Cala di Lepre 4* a Palau che è anche sede operativa del gruppo, il Resort Valle dell’Erica Thalasso & SPA 5* a Santa Teresa Gallura, il Resort Cala di Falco 4* superior a Cannigione e due hotel a Isola Rossa – l’Hotel Marinedda Thalasso & SPA 5* e l’Hotel Relax Torreruja Thalasso & SPA 4* superior e il Resort & SPA Le Dune 4* superior e 4 * a Badesi, per un totale di circa 6.000 posti letto.

Nominato presidente del gruppo alberghiero, Francesco Muntoni diventa il primo ambasciatore dell’ospitalità tipica gallurese assieme a circa 1000 persone impegnate tra la sede centrale di Palau e nelle strutture ricettive. La catena alberghiera sarda adotta da anni politiche di crescita ecosostenibile che rispettano l’ambiente e valorizzano uno stile di vita sano, la cultura e l’enogastronomia dell’isola. Scelte confluite nel protocollo “We are green”, creato e registrato dall’azienda per rappresentare il suo impegno a favore dell’ambiente e al sostegno dell’economia e dell’artigianato locale. Delphina hotels & resorts è la prima catena alberghiera italiana ad utilizzare in tutti gli hotel, resort e nella sede centrale energia elettrica 100% verde proveniente da fonti rinnovabili. Di proprietà anche il marchio di qualità “Genuine Local Food Oriented”, a favore di una gastronomia sana attraverso la selezione di ingredienti locali e di stagione.

Profondo conoscitore della sua terra e consapevole dell’unicità della Gallura, Francesco Muntoni è stato eletto per sei volte sindaco di Aggius, sulla scia del padre Libero Muntoni, sindaco e Cavaliere della Repubblica e dell’antenato Francesco Muntoni senior, detto “Cicciu”, classe 1888, primo sindaco di Aggius. Un impegno politico che ha reso Aggius uno dei pochi centri sardi che resistono allo spopolamento, che possiede un centro storico perfettamente conservato, tre musei e un ricco patrimonio di tradizioni tra cui la tessitura con telai manuali e lane colorate con tinture vegetali che attirano migliaia di visitatori all’anno.